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Tu sei qui: SezioniCronacaDissequestrata la ‘casa rosa' di Lamberti
Scritto da Il Mattino (admin), mercoledì 5 dicembre 2001 00:00:00
Ultimo aggiornamento mercoledì 5 dicembre 2001 00:00:00
Dissequestrata la «casa rosa» di via Ernesto Di Marinis, di proprietà di Domenico Lamberti. Il provvedimento è stato preso dal sostituto procuratore, Massimo Lo Mastro, in seguito all'istanza dei legali del proprietario. La telenovela è iniziata il 24 settembre scorso, quando, con una prima ordinanza sindacale, si autorizzava lo sbancamento per rimuovere il terrapieno retrostante il fabbricato, ritenuto pericoloso dalla Protezione Civile. Però, dopo appena 15 giorni, una nuova ordinanza, sempre su indicazione della Protezione Civile, obbligava ad eseguire urgenti opere di consolidamento statico della collina sbancata, con palificazione e muro in cemento armato. Lo sbancamento, però, è continuato, tanto da richiedere l'intervento del pm Angelo Frattini, che la settimana scorsa ha posto sotto sequestro il cantiere, evidenziando nel provvedimento cautelativo il pericolo di frane, aggravato dalle ricorrenti piogge stagionali.
Il provvedimento
Nel provvedimento di dissequestro, notificato il 3 dicembre, il sostituto procuratore autorizza Lamberti ad eseguire le opere di consolidamento, necessarie ad eliminare il pericolo di frane e smottamenti, ma impone che l'Ufficio Tecnico comunale effettui un costante controllo sull'osservanza delle opere indicate. Frattini, inoltre, comunica che il nucleo antiabusivismo della Polizia municipale, diretto dal maresciallo Claudio Argentino, vigilerà affinché non si continui nello scempio, con gravi conseguenze alla proprietà per ogni irregolarità. La «casa rosa», dunque, rimane al centro dell'attenzione delle autorità giudiziarie e delle forze dell'ordine per le continue inosservanze delle disposizioni sindacali, fatto che ha costretto, per l'intera settimana del sequestro, Protezione Civile e vigili urbani ad una sorveglianza 24 ore su 24, con turni di due ore, per monitorare la collina al fine di prevenire possibili disastri. Anche i proprietari hanno manifestato interesse alla immediata sistemazione del sito, così come prescritto dalle ordinanze sindacali.
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