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Scritto da Il Denaro (admin), giovedì 14 febbraio 2002 00:00:00
Ultimo aggiornamento giovedì 14 febbraio 2002 00:00:00
Contributi per l'energia pulita: stabiliti i termini di presentazione delle domande di agevolazione da parte di imprese, organizzazioni senza scopo di lucro, soggetti pubblici e privati. La Regione Campania ha pubblicato, infatti, sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania (Burc) n. 1/2002 i due bandi, previsti all'interno del Piano di sviluppo industriale varato dall'assessore regionale alle Attività produttive, Gianfranco Alois, diretti alla realizzazione di impianti per la produzione di energia fotovoltaica.
Due delibere
Il primo bando è finanziato dalla misura 1.12 del Por Campania: le domande di contributo potranno essere presentate fra il 7 aprile ed il 7 maggio. L'altro prevede il cofinanziamento del Ministero dell'Ambiente, guidato da Altero Matteoli, in attuazione del programma «Tetti fotovoltaici» ed il periodo utile è quello fra l'8 marzo e l'8 aprile. Lo stanziamento previsto ammonta complessivamente a 17,559 milioni di euro (34 miliardi di lire) ed attiverà investimenti per circa 25,822 milioni di euro (50 miliardi di lire).
Risorse nazionali
Il bando, finanziato in attuazione del decreto del Ministero dell'Ambiente del 16 marzo 2001, ha tra le sue specifiche finalità il contenimento dei fenomeni d'inquinamento da gas ad effetto serra, con sviluppo e diffusione delle fonti rinnovabili, in particolare di quella fotovoltaica. Destinatari dell'intervento sono i soggetti pubblici o concessionari di servizi pubblici, le organizzazioni senza scopo di lucro, i condomini, le persone fisiche e giuridiche proprietarie o che esercitino un diritto reale di godimento sul complesso edilizio cui si riferisce l'intervento. La copertura finanziaria è pari a 2.926.761,25 euro (5 miliardi e 667 milioni di lire) di cui 2.048.784,52 (quasi 4 miliardi di lire) concessi dal Ministero dell'Ambiente e la restante quota finanziata dalla Regione Campania. Sul finanziamento concesso dal Ministero dell'Ambiente, una quota del 3 per cento (61.458,73 euro, vale a dire 119 milioni di lire) è riservata alle attività di monitoraggio. Sono ammessi a contributo in via esclusiva gli interventi d'installazione di impianti fotovoltaici, di potenza nominale compresa fra 1 Kw e 20 Kw collegati alla rete elettrica di distribuzione di bassa tensione, i cui moduli fotovoltaici costituiscano parte degli elementi costruttivi di strutture edilizie o siano installati su complessi edilizi residenziali, ivi inclusi gli elementi d'arredo urbano e le pertinenze. La connessione degli impianti alla rete elettrica di distribuzione, mediante la rete d'utenza in bassa tensione, costituisce un ulteriore requisito obbligatorio ai fini dell'ammissione al contributo. Gli impianti devono seguire le specifiche tecniche previste dall'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente (Enea).
Il bando del Por
La misura 1.12 del Por Campania prevede la concessione e l'erogazione del contributo pubblico in conto capitale, nella misura massima del 75 per cento del costo dell'investimento ammesso (Iva esclusa), per la realizzazione di interventi di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, di potenza nominale non superiore a 20 kw. E' ammessa a contributo l'installazione di impianti fotovoltaici progettati per generare energia elettrica in accumulo per autoconsumo e per collegamento in regime di scambio con la rete elettrica di distribuzione in bassa tensione. Per la progettazione degli impianti fotovoltaici devono essere prese a riferimento le specifiche tecniche predisposte dall'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente. I moduli fotovoltaici e le relative prestazioni devono essere garantiti dal produttore per almeno dodici anni ed il decadimento delle loro prestazioni (potenza nominale) deve essere non superiore al 10 per cento nell'arco dei primi dodici anni e non superiore al 20 per cento in venti anni. L'accesso alle agevolazioni, previste dalla misura 1.12 del Programma operativo regionale Campania 2000-2006, è subordinato all'iscrizione nelle sezioni «C», «D» ed «F» della classificazione Istat 1991. I requisiti richiesti alle imprese sono:
- iscrizione presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio, con indicazione dello specifico codice Istat d'appartenenza;
- ubicazione dell'unità locale interessata al programma di investimenti sul territorio regionale;
- preesistenza ed operatività dell'unità locale;
- disponibilità di un'area di copertura o di un eventuale sito sufficiente per la realizzazione dell'impianto.
Per entrambe le delibere, nel limite delle risorse finanziarie disponibili, le domande di contributo dovranno essere presentate in duplice copia, in un plico chiuso e redatto secondo quanto previsto dagli allegati tecnici. Le spese ammissibili per entrambe le delibere sono quelle riferibili a:
- direzione dei lavori;
- progettazione, collaudo e certificazione degli impianti;
- fornitura dei materiali e componenti necessari alla realizzazione degli impianti;
- installazione e posa in opera degli impianti.
Spese
Non sono ammesse spese relative all'acquisto di materiali usati, di consumo o parti di ricambio. Per ciascun intervento ammesso a finanziamento, l'erogazione del contributo avverrà in due diversi momenti. Un acconto, pari al 50 per cento dell'ammontare del contributo pubblico concesso, sarà erogato dalla Regione Campania o da un soggetto terzo convenzionato, previo ricevimento della comunicazione di avvenuto inizio dei lavori di realizzazione dell'intervento. Per quanto riguarda il bando regionale, ai soggetti privati è richiesta la presentazione della garanzia fideiussoria bancaria o, in alternativa, di quella assicurativa emessa a favore dell'Amministrazione regionale, di importo pari all'acconto e di durata di sei mesi oltre la data del termine, comprensivo dell'eventuale proroga, assegnata per l'ultimazione dell'intervento, incondizionata ed irrevocabile, se non dietro autorizzazione regionale escutibile a semplice richiesta scritta, non oltre quindici giorni dall'avvenuta ricezione della richiesta stessa.
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