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Tu sei qui: Salute e BenessereSospensione rianimazione a Cava de' Tirreni, Biondino: «Si cerca inesorabilmente di smantellare il presidio»
Scritto da (Redazione Costa d'Amalfi), martedì 4 gennaio 2022 11:19:49
Ultimo aggiornamento martedì 4 gennaio 2022 11:21:19
«E' sbagliata la scelta della immediata sospensione temporanea dei ricoveri presso l' UOC di Anestesia e Riabilitazione dello stabilimento di Cava dei Tirreni, alla luce del fatto che ben altre opzioni si sarebbero potute attivare, salvaguardando elezione e emergenza su tutto il territorio salernitano. Appare evidente che la chiusura del reparto determina un sospensione delle attività programmate, aggravando le nuove liste di attesa, situazione determinata con estrema superficialità e che confligge con l'attuale attività aziendale, tra i cui obiettivi, finanziati con oneri della regione, vi era proprio l'attuale abbattimento, atteso che oramai da circa due anni si assiste ad una ignobile ed intollerante mancanza di garanzia dei livelli essenziali per tutti gli utenti affetti da gravi patologie no Covid" - dichiara Gaetano Biondino Coordinatore Contrattazione AOU Salerno per la CISL FP di Salerno.
«Si cerca inesorabilmente di smantellare il presidio di Cava che sembrerebbe essere l'unico da poter con facilità aggredire attesa la poca consistenza dell'attuale governo politico della città, poiché invece di imparare dalle precedenti scelte risultate errate, si continua a non avere il coraggio di affrontare, mostrando capacità di gestione di un sistema complesso, garantendo straordinarietà ed elezione a salvaguardia di utenti e cittadini metelliani. Inoltre è il caso di sottolineare che sembrerebbe gravare l‘emergenza della pandemia in atto solo ed esclusivamente sullo stabilimento di Cava, nel mentre in una presa in carico complessiva e per il numero dei professionisti interessati, sarebbe bastata una guardia interdivisionale di 12 ore per ciascun operatore interessato per garantire straordinariamente sia la riapertura dei posti letto Covid sul Da Procida e sia le attività programmate in tutti gli altri stabilimenti».
Sulla faccenda interviene anche Pietro Antonacchio Capo Dipartimento Sanità Pubblica Salerno della CISL FP - il quale nell'invitare a riconsiderare la questione, chiede perentoriamente un incontro urgente al fine di poter confrontarsi sulle dinamiche e sulla materia della riorganizzazione dei servizi, con riserva di attivare lo stato di agitazione in assenza di immediato riscontro, poiché le scelte unilaterali e senza alcun confronto stanno mostrando poca attenzione soprattutto alle condizioni dei lavoratori che , purtroppo si riflettono negativamente sulla tutela e salvaguardia sia degli operatori, ma soprattutto degli utenti. Con il nuovo anno si riprenda il confronto altrimenti si attiveranno azioni molto forti e si inasprirà una vertenzialità per ora sopita dall'attuale grave momento di emergenza in atto.
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