Tu sei qui: Salute e BenessereLa Fials provinciale chiede una svolta per l'Azienda "Ruggi" di Salerno, segretario Lopopolo: “Dignità per i lavoratori”
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), giovedì 18 settembre 2025 08:59:48
La Fials Salerno, guidata dal segretario generale Carlo Lopopolo, ha ribadito con forza la necessità di un cambio di passo nelle politiche gestionali e organizzative dell'Azienda ospedaliera universitaria "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona". Al centro della riflessione, non un semplice confronto formale, ma l'avvio di una fase nuova, fondata sul dialogo leale e costruttivo e sulla dignità dei lavoratori.
«Il Ruggi non è soltanto un presidio sanitario - ha dichiarato Lopopolo - ma il cuore pulsante della sanità salernitana, un punto di riferimento regionale, un luogo di formazione e ricerca, e soprattutto una comunità viva fatta di migliaia di professionisti che ogni giorno, con sacrificio, garantiscono cure ai cittadini. È un'eccellenza, ma al tempo stesso vive criticità organizzative non più sostenibili».
Tra le priorità individuate dal sindacato emergono la carenza di personale, la turnistica irregolare, la sicurezza sui luoghi di lavoro, la formazione e le prospettive di carriera, nonché la gestione della mobilità interna.
«Non si può costruire l'eccellenza sanitaria sulle spalle di chi è costretto a turni massacranti - ha sottolineato il segretario generale -. Serve un piano concreto di assunzioni, stabilizzazioni chiare e criteri oggettivi, perché la stabilità non è un privilegio ma una condizione minima di giustizia ed efficienza».
Sul tema dei turni e della conciliazione vita-lavoro, Lopopolo ha evidenziato: «Non è tollerabile che i lavoratori siano sottoposti a doppi turni notturni o a violazioni dei riposi minimi. È indispensabile restituire certezze con una turnistica equa che rispetti i diritti contrattuali e la salute psicofisica dei dipendenti».
Non meno urgente il capitolo sicurezza: «In troppi reparti - ha aggiunto - si lavora in condizioni strutturali non adeguate. La sicurezza sul lavoro non può essere un optional: chi cura non deve mettere a rischio la propria incolumità».
La Fials provinciale chiede inoltre percorsi formativi strutturati e trasparenti, valorizzazione delle competenze specialistiche, criteri chiari per le progressioni economiche e regole certe per la mobilità interna.
Infine, il richiamo al rispetto delle relazioni sindacali: «Non possiamo più accettare decisioni prese senza confronto - ha ribadito Lopopolo -. Il contratto nazionale di lavoro è chiaro: il dialogo con le organizzazioni sindacali è un diritto dei lavoratori e un dovere per l'azienda. Senza questo rispetto, non c'è futuro per una sanità pubblica solida e di qualità».
La chiusura è una dichiarazione netta: «La Fials Salerno non vuole limitarsi a denunciare. Vogliamo essere parte attiva nella costruzione di soluzioni. Siamo convinti di una cosa: senza dignità del lavoro non può esserci qualità dell'assistenza. Restituire dignità ai lavoratori significa garantire futuro alla sanità pubblica».
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