Tu sei qui: PoliticaVerifica, alleati in fibrillazione
Inserito da (admin), giovedì 3 gennaio 2008 00:00:00
Iniziato il conto alla rovescia per la Giunta Gravagnuolo. Entro gennaio il primo cittadino dovrà comunicare ai partiti della coalizione del centrosinistra se esistono le condizioni per un prosieguo della legislatura. Intanto, per il giorno 11 è convocato il Consiglio comunale, con all'ordine del giorno la situazione dell'ospedale "SS. Maria dell'Olmo" e prospettive.
A sollevare il problema ed a chiederne una discussione approfondita in Consiglio comunale sono stati il segretario dello Sdi, Luigi Avella, ed i consiglieri comunali dell'Udeur, Emilio Maddalo e Marco Senatore. «Abbiamo interpretato - dicono - il disagio generale del Consiglio comunale e dell'intera città. Vogliamo che sia chiaro a tutti quale dovrà essere il futuro del nosocomio e se esistono alternative serie e responsabili. C'è in giro tanta confusione, che accresce il disagio della cittadinanza. Il primo cittadino, che tra l'altro è il presidente della Conferenza dei sindaci, potrebbe offrirci un quadro d'insieme più preciso e dettagliato. Il Consiglio comunale, poi, trarrà le conclusioni e scandirà i tempi e le modalità di un'azione comune in difesa del diritto alla salute del cittadino».
Ma l'attenzione delle forze politiche è rivolta alle mosse del sindaco Gravagnuolo. Da tempo l'Amministrazione comunale sta vivendo momenti di fibrillazione: da una parte i partiti come lo Sdi, l'Udeur e Rfc che chiedono, anche dopo la nascita del Pd, un riequilibrio delle forze all'interno della coalizione, e dall'altra il sindaco Gravagnuolo preoccupato a non muovere il quadro d'insieme di forze e di incarichi faticosamente messo insieme all'indomani della sua elezione a sindaco. Di qui la decisione di Gravagnuolo, anche in presenza di fughe in avanti di alcuni consiglieri, di eccessivo presenzialismo di alcuni assessori, di un clima teso, di chiedere ai partiti una delega ad allargare l'area del consenso intorno alla maggioranza. Ed i partiti, pur tra qualche difficoltà, hanno dato il via libera.
Così il primo cittadino si è messo all'opera. Ha rinnovato all'Udc l'appello a partecipare al progetto di città e nello stesso tempo ha lanciato un appello pressante a tutti i consiglieri di buona volontà che vogliano costruire un governo forte per gli impegni che la città deve affrontare nei prossimi mesi ed anni, vedi il Puc, il Millennio, i progetti di quartiere, lo smantellamento totale dei prefabbricati, il piano del traffico, il piano sicurezza. «Occorre una maggioranza ampia, forte, motivata e tesa a comuni obiettivi», afferma il sindaco. Dalle risposte dipende il futuro del primo governo Gravagnuolo.
L'Udc ha convocato il gruppo per le prossime ore per mettere a punto una proposta politico-amministrativa da porre alla base di qualsiasi discussione di trattativa. Tra i partiti c'è scetticismo sulle operazioni in corso. «Siamo autosufficienti e possiamo proseguire. La coalizione è coesa. Se poi le interpretazioni sono diverse, a ciascuno le proprie responsabilità», conclude il segretario dello Sdi, Avella. Gravagnuolo lavora, ma sa che, se non dovesse essere soddisfatto, si dovrà ricorrere al voto entro primavera. Di qui la necessità di concludere l'esplorazione entro gennaio, per essere in condizione di poter sciogliere il Consiglio comunale entro il 21 febbraio.
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