Tu sei qui: PoliticaValzer di dirigenti a Palazzo
Inserito da (admin), lunedì 14 luglio 2003 00:00:00
Storie di veleni e di scontri. Messina taglia i nodi ed ordina il valzer delle poltrone dirigenziali a Palazzo di Città. Domenico Spinelli dagli Affari Generali all'Anagrafe, Maurizio Durante da Commercio e Polizia Urbana agli Affari Generali, l'avvocato Maurizio Avagliano a scavalco tra Commercio, Polizia Urbana ed Ufficio Legale. "Salvi", per ora, Assunta Medolla, l'ingegnere Luca Caselli e Nobile Montefusco. Voci di Palazzo danno per certo che il comandante dei Vigili Urbani, Giuseppe Bruno, al ritorno dalle ferie ritornerà a dirigere il settore del personale. Nel frattempo, il vice comandante Saverio Valio ha assunto il comando e, sempre secondo voci di Palazzo, dovrebbe avere l'incarico definitivo di comandante. Un provvedimento, quello assunto dalla Giunta comunale ed immediatamente eseguibile, improvviso, ma che non ha meravigliato troppo. Tale provvedimento era nell'aria da tempo, in particolare nel settore Commercio-Polizia Urbana, dove non erano stati chiariti i ruoli del dirigente e del comandante dei Vigili Urbani. Prime difficoltà si erano già avvertite tra Maurizio Durante e l'allora vice comandante Giuseppe Formisano. Con la nomina a comandante dell'esperto Giuseppe Bruno, sindacalista per anni e responsabile del personale al Comune, si pensava che sarebbe stata più semplice la mediazione. Purtroppo, gli equivoci nati dalla mancata chiarezza sui ruoli da svolgere ha acuito le frizioni. Se a ciò si aggiunge che la delega alla Polizia Urbana è stata affidata ultimamente al vulcanico e poco duttile Alfonso Laudato, ci si renderà conto di come l'atmosfera era diventata poco respirabile. E Messina, in nome della rotazione, necessaria per evitare assuefazioni, ha richiamato Maurizio Durante al Comune e Domenico Spinelli a ridare anima all'Anagrafe, affidando a Maurizio Avagliano l'interim della Polizia Urbana. Domenico Spinelli va in ferie, Giuseppe Bruno fa lo stesso. E Maurizio Durante? Per ora non ci sono reazioni ufficiali. A Palazzo, dopo quest'ultimo provvedimento, il clima è teso. Il direttore generale Enrico Violante, uomo navigato ed abituato nel mondo della sanità a ben altri scontri, tende a minimizzare: «É una normale rotazione già prevista. Importante in tutta l'operazione è che i dirigenti lavorino per il progetto voluto dal sindaco Messina». I più, comunque, sono portati a pensare che sia stato solo un modo per sanare situazioni difficili. «É un modo sbagliato per risolvere i problemi. Occorre chiarezza», tuona il diessino Antonio Armenante.
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