Tu sei qui: Politica«Rianimazione al "Da Procida" altro passo verso il baratro!», Partito Comunista di nuovo in piazza per l'Ospedale di Cava
Inserito da (redazioneip), giovedì 22 ottobre 2020 15:18:36
Sabato 24 pttobre il Partito Comunista di Cava de' Tirreni sarà di nuovo in piazza V. Emanuele (c.d. Piazza Duomo), dalle 18.00 alle 20.00, per incontrare i cittadini e dialogare con loro riguardo le sorti dell'Ospedale cittadino. Dopo i rumors delle prime ore è calato il silenzio sul destino degli operatori sanitari del nosocomio e sui dipendenti del reparto di Rianimazione.
«Non vogliamo che questo silenzio sia preludio all'ennesimo attacco alla sanità pubblica cavese», spiegano i membri del partito.
«Nell'ultima campagna elettorale - continua il Partito Comunista - abbiamo assistito all'inutile diatriba su chi, tra Caldoro e De Luca (e i nostri rispettivi primi cittadini) abbia fatto di più e meglio per l'ospedale di cava. Tranquilli, nessuno dei due. Nonostante gli "annunci di fondi stratosferici", nonostante l'assenza di infermieri, anestesisti, delle condizioni minime di sicurezza, si mettono in discussione | reparti attivi al momento, spostando rianimazione al "Da Procida" e nascondendosi dietro le necessità della gestione epidemiologica. Questo spostamento sarà un alto passo verso il baratro per il nosocomio cavese!
Questo spostamento sarà un altro passo non è spostando un reparto di qua o di là che si risolvono le criticità del sistema sanitario alla base delle difficoltà di questi mesi, ma è adottando una più capillare presenza dei presidi -su ogni territorio- che si avvicina il servizio ai bisogni dei cittadini. Se qualcosa non funziona non è colpa dei lavoratori dell'Ospedale di chissà quale forza estranea alla realtà, è la governance aziendale sostenuta dai governi di centro-destra e di centro-sinistra e dalle loro politiche privatistiche che ha depauperato il servizio sui territori in nome del riassetto e del risparmio. Non dobbiamo abituarci a un servizio malmesso e precario, | vertici aziendali risolvano le criticità, senza gravare sui beneficiari del servizio e sui lavoratori».
Non ci sono altre soluzioni: l'Ospedale deve restare aperto e potenziato!».
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