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Tu sei qui: PoliticaQuirinale, Berlusconi rinuncia: «Servirò il Paese in altro modo, Draghi resti premier»
Scritto da (Redazione Costa d'Amalfi), lunedì 24 gennaio 2022 08:47:30
Ultimo aggiornamento lunedì 24 gennaio 2022 08:47:30
Sette giorni dopo la proposta del centrodestra, Silvio Berlusconi ha deciso di rinunciare al sogno del Quirinale, chiedendo a Mario Draghi di rimanere presidente del Consiglio. Il Cavaliere ha annunciato questa sua decisione anche via social, attraverso un lungo messaggio che proponiamo qui di seguito:
«Dopo innumerevoli incontri con parlamentari e delegati regionali, anche e soprattutto appartenenti a schieramenti diversi della coalizione di centro-destra, - dice Berlusconi - ho verificato l'esistenza di numeri sufficienti per l'elezione. [...] L'Italia oggi ha bisogno di unità, al di là della distinzione maggioranza-opposizione, intorno allo sforzo per combattere la gravissima emergenza sanitaria, per far uscire il paese dalla crisi. [...] Per queste ragioni sono stato il primo a volere un governo di Unità Nazionale che raccogliesse le migliori energie del Paese, e che - con il concorso costruttivo anche dell'opposizione - è servito ad avviare un percorso virtuoso che oggi più che mai, alla luce della situazione sanitaria ed economica, deve andare avanti. Per questo considero necessario che il governo Draghi completi la sua opera fino alla fine della legislatura per dare attuazione al PNRR, proseguendo il processo riformatore indispensabile che riguarda il fisco, la giustizia, la burocrazia. In questo stesso spirito, ho deciso di compiere un altro passo sulla strada della responsabilità nazionale, chiedendo a quanti lo hanno proposto di rinunciare ad indicare il mio nome per la Presidenza della Repubblica».
«Continuerò - aggiunge il Cavaliere - a servire il mio Paese in altro modo, come ho fatto in questi anni, da leader politico e da Parlamentare Europeo, evitando che sul mio nome si consumino polemiche o lacerazioni che non trovano giustificazioni che oggi la Nazione non può permettersi».
Poi fissa gli obbiettivi: «Da oggi lavoreremo quindi con i leader del centro-destra - che rappresenta la maggioranza nel Paese ed a cui spetta l'onere della proposta - per concordare un nome in grado di raccogliere un consenso vasto in Parlamento. Occorre individuare una figura capace di rappresentare con la necessaria autorevolezza la Nazione nel mondo e di essere garante delle scelte fondamentali del nostro Paese nello scenario internazionale, l'opzione europea e quella atlantica, sempre complementari e mai contrapponibili, essenziali per garantire la pace e la sicurezza e rispondere alle sfide globali».
Foto: Silvio Berlusconi
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