Tu sei qui: PoliticaPianta organica, 15 comunali ricorrono
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 27 febbraio 2002 00:00:00
Inseriti e poi estromessi dalla graduatoria del personale da collocare nel livello economico differenziato, quindici dipendenti comunali intendono ricorrere al Consiglio di Stato. La macchina amministrativa comunale continua ad incontrare difficoltà, anche se in alcuni casi, come questo, non per propri demeriti. Ritirata e rivista la pianta organica comunale, risolto in qualche modo, certamente non soddisfacente per la categoria, lo stato di agitazione dei vigili urbani, rimandato il bando di concorso esterno a due posti di tenente istruttore per mancanza di fondi, attenuatasi la polemica sulle nomine milionarie, si profila per l'Amministrazione Messina una nuova grana, che vede quindici dipendenti comunali ricorrere agli organi giudiziari per veder garantiti i propri diritti. I quindici, difesi dall'avvocato Gherardo Maroni, inseriti nella graduatoria per il collocamento nel livello economico differenziato (Led) ed in seguito estromessi a causa di un ricorso promosso dagli altri dipendenti, chiamati gli «storici» ed esclusi dalla selezione, difesi da Alfredo Messina, all'epoca consigliere comunale di opposizione, sono intenzionati a ricorrere al Consiglio di Stato per l'annullamento della sentenza emanata dal Tar nel 2000 e solo in questi giorni notificata. Il ricorso al Tar ha di fatto danneggiato i quindici dipendenti, che, pur avendo titoli e requisiti idonei per l'inserimento nella graduatoria del Led, sono stati estromessi. È chiaro che gran parte dei dipendenti comunali non aveva l'intenzione di contrariare i colleghi, ma in pratica ne hanno impedito la collocazione nel Led ed il conseguente miglioramento economico. Tutti laureati ed in possesso del requisito di almeno tre anni di anzianità di effettivo servizio nella qualifica, i ricorrenti intravedono nella decisione del Tar e nei dettami della legge una evidente contraddizione. Da un lato riconoscono che i tre anni di rapporto precario costituisce titolo di servizio per l'attribuzione di un punteggio utile per la formulazione della graduatoria del personale selezionato; dall'altro non li ritengono validi per essere inseriti nella graduatoria stessa.
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