Tu sei qui: PoliticaMessina forza i tempi per il Difensore civico
Inserito da Il Salernitano (admin), venerdì 9 maggio 2003 00:00:00
Il sindaco di Cava de' Tirreni, l'avvocato Alfredo Messina, vuole fare presto e rompere gli indugi, cercando con tutti i mezzi di recuperare la brutta figura rimediata nello scorso Consiglio comunale, in merito alla mancata elezione del primo Difensore civico cittadino. Per ristabilire la situazione, è stata convocata per martedì 13 maggio, in seduta straordinaria, una nuova assemblea del parlamentino cittadino. I consiglieri comunali si ritroveranno nell'Aula consiliare del Palazzo di Città alle ore 18. All'ordine del giorno, tra l'altro, ci sarà anche la surroga del consigliere comunale del Cdu, Alfonso Laudato, divenuto assessore alla Sicurezza nei giorni scorsi e succeduto proprio a Fabio Armenante, candidato alla poltrona di Difensore civico. Al posto del vulcanico e battagliero Laudato siederà la prima dei non eletti del Cdu, la sorella di Alfonso, Antonietta Laudato. Vedremo se saranno della stessa pasta. Ma il punto più importante sarà senza dubbio la modifica da apportare al terzo comma dell'articolo 26 dello Statuto comunale, quello che regolamenta i voti necessari per eleggere il Difensore civico. Non ci vorrà più una maggioranza qualificata dei due terzi del parlamentino (21 voti), con voto segreto, ma una maggioranza assoluta (ovvero 16 voti), con voto palese. La Commissione Statuto, presieduta dall'avvocato Giovanni Cannavacciuolo, esponente di Alleanza Nazionale, è pronta ad ufficializzare la modifica. Subito dopo ci sarà il passaggio in Giunta ed il 13 maggio il tutto approderà in Consiglio. In seguito all'approvazione della modifica, si eleggerà subito il Difensore civico. Se, però, non si dovesse raggiungere in prima battuta la nuova maggioranza necessaria, ci sarà subito un'ulteriore convocazione dell'assise cittadina, che si terrebbe il giorno dopo, mercoledì 14 maggio, sempre alle ore 18. Questa volta, però, non sarebbero ammessi colpi di scena. Un'ulteriore debacle aprirebbe una ferita ben più profonda. La maggioranza, infatti, da 24 consiglieri è scesa già a 20. Da una parte, quella del sindaco Messina, si lavora per ricucire lo strappo; dall'altra, quella dei nuovi "peones", si lavora, invece, per riformare tutto il partito "azzurro".
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