Tu sei qui: PoliticaMessina e Lamberti, spine nei Poli
Inserito da (admin), martedì 27 dicembre 2005 00:00:00
Botti natalizi nel centrodestra e nel centrosinistra. A destra Messina spariglia le carte del tavolo della Casa delle Libertà, a sinistra il prof. Lamberti rischia di creare il "caso". Due botti che hanno guastato la festa degli auguri. Procediamo con ordine. La Casa delle Libertà, su sollecitazione di An e della Dc, aveva avviato il tavolo delle trattative per una sua ricomposizione. Nei giorni scorsi era stato redatto e firmato un documento con regole chiare e precise su centralità dei partiti, ruolo del sindaco e rapporto tra partiti, consiglieri e Giunta. L'appuntamento era per il 28 dicembre per trovare una soluzione, magari anche scaturita da una votazione. D'improvviso, Messina rompe ed afferma che farà un passo indietro solo di fronte ad un candidato pari, certamente non di fronte a Giovanni Baldi, a suo parere inaffidabile. Sorpresa e sconcerto nella Cdl, tutto viene rimesso in discussione. Giovanni Campanile, irritato, esprime il disagio avvertito: «Ancora una volta Messina non si smentisce e continua a lanciare accuse. A lui l'unità della Casa delle Libertà non interessa». Ed invita gli alleati An, Dc e gli stessi uomini di Forza Italia a prendere atto di tali comportamenti. Intanto, Pasquale Petrillo, ex capostaff del sindaco Messina e critico nella conduzione complessiva del centrodestra, invita a trovare una soluzione fuori dall'ambito locale. Nel centrosinistra la ventilata candidatura di Armando Lamberti avanza, spinta da alcuni settori dell'opinione pubblica, e rischia di diventare un vero e proprio caso. Il senatore Roberto Manzione è vivamente preoccupato per un eventuale scontro o frattura nel centrosinistra: «Da tempo conosciamo il prof. Armando Lamberti, la sua storia politica ed il suo impegno civile. E' una persona che non può essere fuori dal progetto di città del centrosinistra, di qui la necessità di far coniugare le diverse esigenze emerse in questi giorni. Se esse dovessero essere causa di rotture, una soluzione potrebbe essere il ricorso alle primarie, che impegnerebbe alla fine i due, Gravagnuolo e Lamberti, verso un comune e condiviso obiettivo. È una strada, quella delle primarie, che ho sostenuto sin dal primo momento. Oggi potrebbe dare una condivisione più forte e più democratica all'intera vicenda delle elezioni amministrative a Cava». Per ora Lamberti è fuori città per motivi di studi. Tace, ma nei prossimi giorni potrebbe lanciare ufficialmente la sua candidatura. Intanto, il candidato a sindaco di "Progetto Cava", Marco Galdi, relativamente al suo rapporto con Armando Lamberti, ha sottolineato la profonda stima ed attenzione alla sua storia politica, ribadendo però di viaggiare su due percorsi diversi: «Lamberti raccoglie il disagio del centrosinistra, io invece sono impegnato in un discorso civico. Non è escluso, però, che in questa lunga campagna elettorale si possano creare occasioni di convergenze».
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