Tu sei qui: PoliticaMarco Senatore: "Tutti per uno, uno per tutti"
Inserito da L'Addetto Stampa (admin), lunedì 19 giugno 2006 00:00:00
Avv. Marco Senatore, cosa sente di dire a pochi giorni dalla vittoria?
Prima di ogni cosa va il mio sentito ringraziamento al Ministro on. Clemente Mastella, all'assessore on. Luigi Nocera e all'on. Salvatore Arena, per la fiducia accordata all'intera compagine di Città Unita, che è entrata compatta nell'Udeur, facendolo diventare a Cava de'Tirreni un grande Partito, quasi il 9% dei consensi, pari a circa 3.000 voti e con una presenza fino a ieri inesistente in Consiglio Comunale, ed oggi ricca di tre consiglieri comunali. Non posso poi omettere di ringraziare l'avv. Alfonso Senatore, che con la sua grande esperienza è stata una delle menti operative della vittoria. Egli aveva previsto tutto: la fine indecorosa di Messina, di F.I. e dell'intera Casa della Libertà, che è ormai allo sbando più completo in tutta la Provincia. I casi di Salerno e Cava e le rese dei conti all'interno della Casa delle Libertà sono ormai eclatanti e più che significative. L'avv. Alfonso Senatore è stato, da dietro le quinte, il vero e unico grande insperato vincitore su tutti i fronti. Egli ripete sempre - e così è stato - che nessun traditore è mai sopravvissuto al suo tradimento. Ma il bello dovrà ancora venire. Credo alle sue profezie perchè difficilmente sbaglia. In ultimo, ma come se fosse il primo, il Sindaco Gravagnuolo, che oltre ad essere un gran vero signore, è di una preparazione tecnica-politica che ha del geniale, specie nell'arte della comunicazione. Sono certo che farà, insieme a tutti quelli che vorranno lavorare per il bene di Cava, delle grandi cose. Ai miei tanti elettori, soprattutto a quelli che non hanno messo il mio nome annullandomi, senza volerlo, la preferenza e agli altri che hanno scritto il nome di Alfonso, dico grazie. Non ve ne farò pentire e mi auguro di essere all'altezza del cognome che porto. Ce la metterò tutta.
Quali le sue considerazioni sulla vittoria del centrosinistra?
E' stata una liberazione dal giogo di una coalizione che stento a riconoscere di centrodestra - piena di contraddizioni macroscopiche - essendo, ad essere buoni, una accozzaglia di sprovveduti che si sono suicidati da soli. La Casa delle Libertà non avrebbe mai potuto vincere, anche se uniti, e soprattutto governare, e mai più gli stessi potranno aspirare al governo della città, perché ormai non sono più credibili e la Città li ha puniti mortificandoli. Cava è rinata, si respira un'aria nuova e diversa e ancora non abbiamo iniziato a lavorare. Ma Gravagnuolo già è riuscito, con il suo prestigio personale ed autorevole, a mantenere la promessa fatta in campagna elettorale a tutti i coltivatori, che lamentavano una annosa mancanza d'acqua per poter coltivare i loro campi e produrre ricchezza. In più vi è stata una compagine compatta, unita, entusiasta ed entusiasmata dal suo candidato Sindaco, che ha saputo compattarci facendoci sentire un unico blocco. Il centro moderato e la destra nauseata dall'esperienza degli ultimi quattro anni, fitta di litigi di bassa lega, di richieste personali e di miliardi buttati al vento, il tutto unito ad una arroganza di potere intollerabile, ha fatto il resto. Una brutta pagina, cancellata dalla storia cavese, che sarà ricordata come la più vergognosa dal dopoguerra in poi.
Questa compagine, che lei dice essere stata monolitica durante la compagna elettorale, sarà così anche nel prosieguo, visto le tante anime che la compongono?
Me lo auguro e ne sono certo. E' in gioco il futuro di Cava. Se non si vuol fare la fine indecorosa di Messina, che avrebbe fatto meglio a dimettersi consentendo al primo dei non eletti di subentrare, e dei suoi compagni di sventura, questo è il segreto: Una unità di intenti e di programma; una lealtà e un coraggio da leoni; un amore viscerale per la città, che superi ogni interesse di bottega ed ogni aspirazione, seppur legittima e lecita. Il motto dovrà essere "Tutti per uno, uno per tutti". La città è interamente rappresentata. Difatti, al primo turno più di 3000 elettori, non di sinistra, ma di centrodestra, hanno votato per Gravagnuolo, e al secondo turno questa fascia elettorale è passata a più di 4.500 voti. Noi rappresentiamo e garantiremo questi nostri elettori, che dovranno crescere sempre più sentendosi tutelati e ben governati, da chi mantiene intatte le proprie origini, i propri principi ed i propri ideali di fede e lealtà nelle istituzioni.
Si parla di Lei come assessore. Che c'è di vero?
Ringrazio di cuore chi mi ha proposto. Non credo, però, che sia possibile, perché nonostante la mia modesta esperienza fatta alle spalle di un grande maestro, ritengo di dover prima imparare bene a fare concretamente sul campo il consigliere comunale. Altri sono più esperti, capaci e bravi di me. D'altronde anche nella professione ho fatto prima la pratica come giovane procuratore di studio, sempre guidato, con amore fraterno, dallo stesso maestro che ho avuto in politica. Qualsiasi carriera è fatta di umiltà, di studio e di piccoli passi. I voli pindarici ti portano, dopo poco, a bruciarti le ali, sprofondando negli abissi più remoti.
Quale sarà il suo programma?
Il mio programma è quello sottoscritto da tutti dopo la unitaria e concordata redazione dello stesso. Vorrei interessarmi, però, dello sport e dell'associazionismo in genere, ma come un soldato, ligio al dovere, eseguirò gli ordini impartiti dai miei superiori interni ed esterni. Si illudono coloro che pensano che alcune new entry della Margherita e soprattutto quelli di Città Unita per le loro origini, non di sinistra, creeranno subito problemi. Aspetteranno ancora per dieci anni e forse più, illudendosi e rodendosi il fegato. Pensino invece a lavorare per Cava, perché il lavoro non mancherà neppure per loro. Sempre se ne avranno voglia e capacità. Poi ho in mente di curare subito tre frazioni, non per tralasciare certamente le altre, ma perché sono state quelle che mi hanno dato di più in termini elettorali e che si aspettano di più da me: Pregiato, S. Anna e San Cesareo. La prima è dove sono nato e cresciuto, e dove vive ancora mia madre. La terza è quella dove vivo attualmente e dove il contatto è più diretto e costante con gli abitanti del luogo che mi hanno accolto con calore e affetto fin dal primo momento. Ho delle idee che sottoporrò prima al Partito, poi al Sindaco e all'intera coalizione e poi ancora a tutti i cittadini del luogo.
Che cosa sente ancora di dire?
Ho detto già troppo. E' giunta l'ora di operare. Grazie, comunque, a tutti, di vero cuore.
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