Tu sei qui: PoliticaMarco Senatore attacca Galdi e Cicco
Inserito da (admin), lunedì 6 agosto 2012 00:00:00
Per l’ennesima volta il Sindaco e non la base, quella vera, come sarebbe stato giusto, ha indicato, anzi imposto ai quattro gatti “assogliolati” presenti alla riunione di sabato 4 agosto il nome del nuovo commissario cittadino, uno dei pochi uomini di fiducia rimastigli, unitamente al defenestrato coordinatore.
Altro che democrazia, trasparenza e partecipazione. Qui siamo alla farsa. Sembra di vivere la parodia dei regimi totalitari. C’è solo da scegliere tra i fantasmi di Pol Pot o di Ceausescu. Altro che politica, siamo all’avanspettacolo, degno delle migliori macchiette di Ettore Petrolini.
L’evanescente fantasma politico Cicco, se non fosse per la sua continua ma inutile presenza su social network e su testate giornalistiche online, nonostante le dimissioni forzate, invece di ribellarsi, come avrebbe fatto qualsiasi uomo di media dignità, manifesta al suo Sindaco gratitudine e lo ringrazia per averlo mandato a casa. In verità, voglio congratularmi con il Sindaco per essere riuscito a far comprendere all’ex coordinatore, anche se in ritardo, come suo solito, che era meglio abdicare onde evitare ulteriori danni ad un partito e ad un gruppo consiliare mai esistiti in città ed al Comune, se non nella fantasia del sig. Cicco, del Sindaco e dei pochi amici di merenda.
Questa ulteriore nomina calata dall’alto e senza condividerla con nessuno, decisa volutamente in un caldo sabato di agosto, conferma la bontà delle motivazioni che mi hanno spinto prima a dimettermi da Capogruppo, poi ad uscire dalla maggioranza ed ora dal PdL. La qualcosa ho fatto stamani, comunicandolo agli organi del partito.
Spero che i miei ex colleghi di partito, ed in particolare Gerardo Baldi, mortificati continuamente da questo Sindaco che non rispetta più le regole scritte all’indomani della sua elezione, o meglio, le rispetta per alcuni consiglieri comunali e non per altri, si sveglino dal torpore politico e dimostrino di aver dignità ed attributi, non accettando più supinamente scelte come la nomina di un commissario-consigliere comunale-capogruppo, in palese conflitto di interesse, e spero altresì che la base, quella vera, i consiglieri comunali non eletti, si ribellino ad un Sindaco che pensa di gestire da piccolo dittatore di periferia ciò che non è suo, ma di tutti coloro che hanno creduto, sbagliando come me, nel suo effimero progetto di città e di crescita del partito.
Sono certo che i nodi stanno venendo al pettine e che fra poco a tutti i livelli politici ed amministrativi ne vedremo delle belle.
Il consigliere comunale indipendente Avv. Marco Senatore
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