Tu sei qui: PoliticaManifesti elettorali, Cettina Capuano lancia l'allarme criminalità
Inserito da (admin), giovedì 7 maggio 2015 00:00:00
La competizione elettorale ha mietuto le prime vittime. Non si tratta di sconfitte elettorali, ma di vite umane: persone che sono state uccise, a dire degli inquirenti, per motivi legati al business dei manifesti elettorali. A pochi passi da qui, dalla nostra Cava de’ Tirreni. Preliminarmente, il mio pensiero va a loro, alle vittime sacrificali di questo sporco gioco che muove uomini come pedine: ai Sig.ri Antonio Procida ed Angelo Rinaldi.
A tal proposito mi preme, come CandidatA SindacA per il Comune di Cava de’ Tirreni con la lista Se non ora, quando? e Sinistra per Cava, ma soprattutto come cittadina meridionale, evidenziare la latente criminalità presente sul territorio in relazione all’attacchinaggio dei manifesti durante la competizione elettorale. E non mi riferisco all’illegalità diffusa dell’affissione di tali manifesti in spazi non consentiti o abusivi, ma alla consistente presenza sul territorio di manovalanza criminale per primeggiare in termini di visibilità sul territorio della valle.
È inutile nascondersi dietro ad un dito: anche Cava de’ Tirreni è stata macchiata dal male della criminalità organizzata, che al centro come nelle frazioni legittima il proprio potere attraverso l’affissione selvaggia, deturpando il territorio ed utilizzando violenza nei confronti dei candidati ligi al rispetto delle regole che non vogliono affidarsi alle mani sporche della criminalità cavese per l’affissione dei manifesti. La criminalità spartita per le varie aree cavesi legittima e si nutre del potere acquistato sul territorio e vive di un clima di omertà generale, che produce solo conseguenze autolesioniste.
Il problema a monte, però, oltre ad essere quello della criminalità che, radicata sul territorio, legittima il proprio potere attraverso l’arroganza e l’illegalità della proprie azioni, è da rinvenire nei mandanti elettorali: nei candidati consiglieri e sindaci che non possono trincerarsi dietro facili e banali scusanti. Si tratta di accordi veri e propri tra malaffare e potere politico che vanno evidenziati, circoscritti e combattuti. Io mi batto per questi ideali di legalità e mi appello alle autorità di pubblica sicurezza affinché facciano rispettare le regole per una serena e pulita campagna elettorale. Anche Cava de’ Tirreni dovrà riabituarsi a riconoscere la bellezza dell’aria limpida del rispetto delle regole dal puzzo nauseabondo del compromesso sociale con le realtà criminali. Se non ora, quando?
Cettina Capuano
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