Tu sei qui: PoliticaMancato arrivo infermieri all'Ospedale Cava. SiAmo Cavesi: «Ennesimo schiaffo alla città, amministrazione accondiscendente»
Inserito da (redazioneip), lunedì 22 febbraio 2021 08:46:21
Polemiche a Cava de' Tirreni per il mancato arrivo dei 15 infermieri all'ospedale "Santa Maria dell'Olmo". Dopo l'allarme dei sindacati CISL FP di Salerno ora è il turno del movimento civico "SiAmo Cavesi". In una nota affidata alla stampa, i consiglieri Vincenzo Passa, Marcello Murolo e Raffaele Giordano intervengono sulla vicenda sanitaria, che rappresenta «l'ennesimo schiaffo alla città e a un'amministrazione comunale distratta dalle belle intenzioni se non accondiscendente».
Mentre a Salerno sono arrivati 64 infermieri, l'ospedale metelliano «continua - si legge nella nota - a non essere tenuto in considerazione se non per drenare risorse umane, sottraendo di conseguenza servizi necessari ai cittadini di Cava e di tutto il vasto bacino di utenza dell'ospedale».
I tre consiglieri, dunque, puntano il dito contro l'amministrazione comunale: «Non può continuare a rimanere silente, abbia il coraggio di far sentire la propria voce rispetto a quello che sembra sempre di più un disegno preordinato alla chiusura dell'ospedale. Siamo gli unici a pagare dazio a cinque mesi dalla seconda ondata pandemica senza avere certezze sul futuro».
«Chiediamo, come gruppo consiliare, di intraprendere azione concrete per bloccare questo scellerato piano. Non possiamo aspettare la fine del Covid - che non sappiamo quando avverrà - per riavere i servizi sanitari di cui la città necessita», chiosano i tre consiglieri.
«Dopo 5 mesi in cui abbiamo dato il nostro contributo all'emergenza Covid, sacrificando un reparto importantissimo come la rianimazione e riducendo i servizi di ortopedia e chirurgia, leggere che non arrivano infermieri a Cava è davvero difficile da accettare. - spiega il consigliere Giordano - La politica deve essere soprattutto consapevole di quello che sta accadendo ed essere incisiva sovvertendo la realtà. Non saremo mai complici ne assoggettati silenziosamente a tali decisioni».
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