Tu sei qui: PoliticaMaggioranza, vertice bollente
Inserito da (admin), mercoledì 21 giugno 2006 00:00:00
Stasera, alle ore 18, la proclamazione degli eletti e del sindaco. E così, Luigi Gravagnuolo ufficialmente sarà il 259° sindaco della città. Intanto, il cammino per la formazione della Giunta e per l'assegnazione degli incarichi è irto di difficoltà. Il nodo resta la Margherita, nella quale, tra l'altro, è in atto la resa dei conti tra il nucleo storico del partito ed i nuovi iscritti, che alle votazioni sono risultati i primi eletti ed hanno assicurato un peso notevole nelle trattative. Nella mattinata di ieri si era diffusa la notizia che il fiorellino manteneva fissa la richiesta dei 3 assessori e del presidente del Consiglio e rinunciava al vicesindaco. Una fibrillazione che tiene tesi il resto dei partiti della coalizione. Di qui la convocazione per la tarda serata di ieri di un interpartitico dell'Unione, su iniziativa d Rifondazione Comunista. «I segnali giuntici ci preoccupano, eppure nel corso della campagna elettorale ci eravamo distinti per la coesione e per la volontà di amministrare. Vogliamo capire le difficoltà ed avviare una proposta condividibile», afferma Franco Lupi, segretario di Rifondazione Comunista.
Gravagnuolo attende, ma segue con attenzione l'evolversi della situazione. Sa che non sono possibili fughe in avanti, né prevaricazioni, né ricatti. «I numeri non sono un'opinione. Le regole stabilite, condivise e sottoscritte sottendono calcoli precisi, per cui siamo sicuri che si troverà la via maestra», afferma il segretario dei DS, Marco Ascoli, particolarmente prudente ed attento alle vicende salernitane dei diessini e della Margherita. «Abbiamo dimostrato ampiamente che la vicenda cavese è e resta tale», afferma Fasano. Nella Margherita le contraddizioni e le ambiguità non chiarite nei mesi scorsi prima della formazioni della lista, ma sottaciute, ora esplodono, rompendo quegli equilibri che faticosamente si erano costruiti. Di qui lo scontro tra gli storici del partito, De Filippis, Galdo, ed i nuovi iscritti Barbuti, De Rosa, Baldi, Fasano, questi ultimi tutti eletti con notevoli suffragi, i veri vincitori delle elezioni.
«Stiamo lavorando per l'unità, non per l'esclusione, altrimenti è anarchia. E' il partito che ha vinto. I colpi a sorpresa ed i blitz non giovano alla causa comune. La città va amministrata, ma nel rispetto dei ruoli e del peso che il partito ha», afferma Gianpio De Rosa. Intanto, Gravagnuolo è impegnato su due fronti. Circa l'organizzazione del Comune, già i primi atti: ha chiesto la disponibilità per due mesi ai dirigenti Durante, Avagliano ed Attanasio. Avagliano andrà via a fine mese per motivi professionali. Sul fronte partiti, la caccia agli assessorati ed alle deleghe è un continuo balletto. Chi sale e chi scende, chi entra e chi esce. Gli assessori saranno 8, di cui 1 a disposizione del sindaco. Nelle prossime ore il caso Margherita potrebbe essere sottoposto alla segreteria provinciale del partito.
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