Tu sei qui: PoliticaIndennità di funzione, ancora un rinvio
Inserito da Il Salernitano (admin), martedì 15 luglio 2003 00:00:00
Era stato iscritto ancora una volta all'ordine del giorno del Consiglio comunale consumatosi nella scorsa settimana a Palazzo di Città, ma per l'ennesima volta l'argomento è stato rinviato. Stiamo parlando dell'istituzione dell'indennità di funzione per i consiglieri comunali. In pratica, uno stipendio fisso, che dovrebbe sostituire in toto il vecchio sistema basato sui "gettoni di presenza". Si vivono, dunque, ancora distinguo e polemiche in merito all'indennità di carica che gran parte della maggioranza consiliare cerca di imporre al resto dei consiglieri. Una scelta che spetta, così come per avviene per i parlamentari romani, al parlamentino cittadino. Tocca, infatti, agli "eletti dal popolo" stabilire l'entità degli stipendi, prima milionari ed ora calcolati in migliaia di euro. Ma sulla questione incombe il veto, più o meno celato, del sindaco Alfredo Messina e dei suoi consiglieri di maggioranza. La questione se sia più conveniente o meno, per le magre casse comunali, optare per la nuova indennità di funzione, ovvero lo stipendio mensile fisso al posto del consueto gettone di presenza, è ancora tutta aperta. L'attuale meccanismo è basato sulla liquidazione dei gettoni sommando le presenze nelle varie Commissioni e nel Consiglio comunale. Il nuovo strumento, invece, potrebbe rivoluzionare il tutto, facendo affluire nelle tasche dei consiglieri una somma ancora da quantificare, che, secondo le prime stime, dovrebbe oscillare da un minimo di 500 ad un massimo di 700 euro mensili. Soldi che gratificheranno i consiglieri per l'espletamento delle funzioni, ma gli stessi dovranno dire addio, come detto, alle altre indennità percepite fino ad ora. Il Consiglio comunale è diviso, ma col passare delle settimane sembra essersi allargato il fronte dei favorevoli all'indennità sotto forma di stipendio. L'argomento, ritirato dal Consiglio comunale dello scorso mercoledì per cercare di convincere anche esponenti dell'opposizione, quali i "Progressisti per Cava" (con in testa il capogruppo Antonio Armenante), tornerà in aula alla prossima occasione utile, con tutta probabilità nel mese di settembre. Scettici e restii restano molti esponenti dell'opposizione di centrosinistra. In particolare, ad essere critici nei confronti del nuovo meccanismo sono Vincenzo Passa e Francesco Ragni, consiglieri comunali di "Patto per Cava". Dal canto suo, la maggioranza, guidata dal sindaco Alfredo Messina e composta da Forza Italia, Alleanza Nazionale ed Udc, continua ad elogiare quest'iniziativa, ritenendola la più economica per le casse comunali. L'opposizione, però, non sembra essere dello stesso avviso, ritenendo che questo provvedimento sia solo un lasciapassare verso un'escalation livellata in alto dello stipendio. Il fisso mensile, comunque, stando alle prime indiscrezioni, non sarà intoccabile. In caso di assenze ingiustificate dei consiglieri alle Commissioni o al Consiglio, saranno apportate decurtazioni. Resta il fatto che solo il tempo potrà dare giudizi, positivi o negativi, su questa nuova proposta, che mira a cambiare radicalmente i conti in tasca ai consiglieri.
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