Tu sei qui: PoliticaI Vigili sul piede di guerra
Inserito da (admin), mercoledì 7 aprile 2004 00:00:00
Vigili Urbani sul piede di guerra. A tenere banco, le discussioni con l'Amministrazione comunale sull'applicazione del nuovo contratto di lavoro e la copertura economica per i mesi di luglio, agosto e settembre per il servizio previsto in occasione delle manifestazioni estive. La definizione del nuovo cartellone degli eventi di "Cavaestate 2004" ha messo in allarme i Vigili Urbani, che avranno il compito di provvedere alla buona riuscita delle manifestazioni attraverso anche l'attivazione di un turno di lavoro dalle 18 alle 24 (o fino all'1) e del relativo progetto obiettivo. «Nell'incontro sindacale - precisano i vertici locali e provinciali del Sulpm, Enzo Della Rocca, Antonio D'Amico ed Antonio Minco - abbiamo deciso le linee operative circa le problematiche che da oltre un biennio giacciono sui tavoli negoziali ed a tutt'oggi sono irrisolte, fra cui la riduzione dell'orario di lavoro, l'indennità di disagio ed il pagamento del lavoro espletato in plus orario. Abbiamo conferito il mandato alla segreteria di avviare un ultimo tentativo di conciliazione innanzi la Camera di Lavoro di Salerno. Resta ferma ed incondizionata la nostra disponibilità ad effettuare servizi utili per migliorare la circolazione stradale e la sicurezza pubblica, disagio che ogni giorno viene esternato ai poliziotti locali da parte di comuni cittadini e che a tutt'oggi vede assente ogni soluzione organizzativa per la mancata attivazione delle procedure di concertazione. L'Amministrazione comunale, intanto, si à preoccupata di ben pubblicizzare le manifestazioni da effettuarsi per l'anno 2004, senza illustrare le metodologie organizzative e senza indicare dove reperire le risorse economiche ed umane». Sott'accusa la gestione dei progetti obiettivi. «Chiediamo che le risorse siano equamente distribuite, senza favorire alcuni piuttosto che altri», afferma Gerardo Avagliano della Cgil. Intanto, scoppia il caso delle multe andate in prescrizione. Sembrerebbe che, per far fronte alla notifica di vecchi verbali, si sarebbero perse di vista un centinaio di contravvenzioni, che, superati i 150 giorni, sono andate in prescrizione, con un danno di circa 150mila euro.
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