Tu sei qui: PoliticaGiovanni Baldi davanti ai giudici
Inserito da (admin), mercoledì 10 settembre 2003 00:00:00
Hanno deciso di avvalersi delle nuove procedure giuridiche, che conferiscono eguali diritti investigativi sia alla pubblica accusa che alla difesa. E così, il pool difensivo di Vincenzo Lambiase, il dipendente comunale autore di una serie di deposizioni spontanee alla Direzione investigativa antimafia su presunti inquinamenti dell'Amministrazione comunale con ambienti malavitosi, ha convocato in qualità di testimone il presidente del Consiglio comunale, Giovanni Baldi. L'audizione, notificata nella mattinata di ieri, sarebbe stata fissata per giovedì alle ore 16. Gli avvocati Alberto Clarizia, Alfonso Senatore e Marcello Murolo intendono acquisire nuovi elementi, che, uniti alle testimonianze del loro cliente, rappresenterebbero una prova incrociata dei fatti denunciati alla magistratura. Al centro dell'inchiesta vi sarebbe la questione del voto di scambio, che vedrebbe come uno dei punti nodali, secondo quanto dichiarato nel memoriale depositato dal dipendente comunale, il ritiro della candidatura a sindaco da parte del consigliere Baldi. Stando alle deposizioni del Lambiase, Baldi avrebbe rifiutato la candidatura dopo aver ricevuto un vero e proprio avvertimento. Nel corso delle sue audizioni, Lambiase avrebbe riferito di aver partecipato a quella spedizione intimidatoria, decisa su commissione da parte di alcuni tra gli attuali amministratori comunali. Ma non basta. Secondo alcune indiscrezioni, il pool difensivo avrebbe programmato anche altre audizioni. Una volta approfondito il filone del voto di scambio, le indagini si rivolgerebbero ad altri fatti relativi alla vita amministrativa. In particolare, si tratterebbe di una serie di autorizzazioni e concessioni, con in cima alla lista la concessione alla Sala Bingo di Cava. Al momento, gli avvocati hanno richiesto copie delle delibere comunali. Intanto, si registra un nuovo capitolo anche sul versante amministrativo. Dopo il provvedimento di sospensione dal servizio, per 10 giorni, deciso dall'Amministrazione nei confronti di Lambiase, quest'ultimo ha presentato un ricorso per mano dei suoi avvocati. «Il provvedimento sottoscritto dall'Amministrazione - si legge nel ricorso - è ingiusto, perchè il fatto non sussiste». Le motivazioni degli avvocati si riferiscono alle accuse degli amministratori. Il 12 giugno scorso, Lambiase fu denunciato per una presunta aggressione contro il sindaco Alfredo Messina ed il capo staff Pasquale Petrillo.
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