Tu sei qui: PoliticaGaldi, meno tre alla sfiducia
Inserito da La Redazione (admin), martedì 30 ottobre 2012 00:00:00
L’opposizione fa quadrato sulla volontà di “far cadere” l’Amministrazione Galdi. Decisi più che mai nell’intenzione di sovvertire il corso politico cittadino, i consiglieri comunali di minoranza hanno stilato un documento di circa 10 pagine, in cui vengono illustrati punto per punto tutti gli aspetti negativi dell’attuale governo metelliano.
Ex Cofima, “combine” licenze edilizie - voti elettorali, raccolta differenziata, alloggi comunali, caso Mediateca, scelta del Segretario comunale e conseguente declassamento della categoria comunale: questi i principali punti della mozione di sfiducia su cui le forze di minoranza hanno fatto convergere le proprie attenzioni, richiedendo pertanto al sindaco Galdi di mettersi da parte. Nello specifico, il documento nelle prossime ore sarà protocollato a Palazzo di Città, così da sottoporlo all’attenzione del Presidente del Consiglio comunale, Antonio Barbuti, allo scopo di farlo rientrare tra i punti all’ordine del giorno dell’assise convocata per il prossimo 5 novembre.
Alle firme apportate sulla mozione nei giorni scorsi dagli apri-pista Gravagnuolo, Sorrentino, Bove, Servalli, Senatore, Scarlino e Mazzeo, di recente si sono aggiunte anche quelle degli esponenti di “Forza Cava” (Del Vecchio, Palumbo, Alfieri e Monetta), dell’ex capogruppo del PdL, Marco Senatore, e da ultima quella di Enrico Polichetti, impossibilitato nei giorni scorsi perché lontano da Cava de’ Tirreni.
Pur contando al momento 13 firme, lo stesso documento non è però ancora valido per “sfiduciare” del tutto il sindaco Marco Galdi. A tale scopo occorrerebbero, infatti, altre 3 sottoscrizioni ed è per questo che nei corridoi di Palazzo di Città è già partita la corsa al toto-firmatario. Diversi sono i nomi di coloro i quali potrebbero far pendere a breve la bilancia a favore della minoranza: si parla, infatti, di personaggi della vita politica cavese eletti nella scorsa tornata nelle liste che sostenevano l’ex primo cittadino Luigi Gravagnuolo, anche se finora conferme in tal non sono ancora arrivate.
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