Tu sei qui: PoliticaEmergenza cinghiali nel salernitano: istituito tavolo tecnico in Prefettura
Inserito da (redazioneip), giovedì 10 ottobre 2019 09:27:35
Si è svolto ieri pomeriggio, presso la sede della Prefettura di Salerno, un tavolo tecnico per far un punto di situazione sull'eccessiva presenza di cinghiali nel territorio salernitano. All'incontro hanno preso parte i Presidenti del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni e del Parco Regionale dei Monti Picentini, i rappresentanti della Regione Campania, degli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) di Salerno.
Nel corso dell'incontro - comunicano dalla Prefettura - «è emerso che le criticità legate alla presenza dei cinghiali in alcune aree del territorio sono molteplicie creano situazioni di squilibrio ambientale con compromissione dell'habitat e conseguente pericolo per l'ambiente, l'agricoltura, la pubblica e privata incolumità.Infatti, il mancato controllo degli ungulati determina danni all'agricoltura, alla tenuta dell'assetto idrogeologico del territorio nonché alla sicurezza della circolazione stradale ed a quella alimentare in quanto può essere causa per il consumatore di patologie trasmesse dal consumo delle carni stesse».
Altro aspetto evidenziato nel corso della riunione è «l'incidenza economica che hanno gli indennizzi dei danni provocati dai cinghiali dagli Enti preposti ai risarcimenti. In considerazione delle problematiche emerse, il Prefetto ha istituito un tavolo permanente con la presenza delle istituzioni competenti sul tema legato all'emergenza cinghiali nella Provincia di Salerno, facendo presente che, per quanto concerne la sicurezza pubblica, chiederà agli Enti proprietari delle strade, nelle aree più a rischio,l'implementazione della segnaletica per avvertire del pericolo gli utenti della strada. Infine, atteso che il problema del controllo di tale specie non riguarda il territorio della sola provincia di Salerno, ma ovviamente investe i territori di altre Province contigue e Regioni confinanti, è stato chiesto dai presenti un coordinamento tra tali Enti affinché il problema venga affrontato in maniera radicale e le soluzioni adottate nella nostra Provincia non vengano vanificate nel tempo, proponendo di estendere alle Regioni confinanti analoghi interventi».
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