Tu sei qui: PoliticaDifensore civico, i perché dell'insuccesso
Inserito da (admin), martedì 24 maggio 2005 00:00:00
Il Difensore civico metelliano, l'avv. Fabio Armenante, ha presentato la relazione annuale, che fa intravedere una serie di disagi. «Solo agli inizi di febbraio sono stato sistemato al pian terreno del Palazzo di Città. Solo due stanze intercomunicanti, bene illuminate, ma non ho personale a disposizione. Sin dal giorno del mio insediamento sono ospite nella stanza del direttore generale del Comune. Forse la prima battaglia che il Difensore civico ha fatto è stata quella di una sede idonea per lo svolgimento del proprio mandato». Parole amare. L'Ufficio che, secondo il legislatore, ha una funzione importante per la crescita della democrazia e per la difesa dei diritti del cittadino, trova scarso consenso tra le forze politiche di maggioranza e di minoranza. Nel 2004 sono pervenute all'Ufficio 21 istanze, 24 cittadini sono stati ricevuti dal Difensore civico, 12 le pratiche definite mediante accoglimento della richiesta dei cittadini, altre sono state archiviate per inammissibilità o incompetenza. «Nei due anni di funzionamento - sottolinea l'avv. Armenante - l'Ufficio è stato attanagliato dai mali di "gioventù", determinati dal necessario assestamento dell'organizzazione e, soprattutto, dal muoversi in un campo che è da considerare giuridicamente nuovo, anche a livello nazionale. È reperibile poca giurisprudenza in materia e la dottrina in circolazione difficilmente può essere adoperata, se non per casi generali ed astratti e non sempre riferibili ai casi concreti. A tutto ciò si aggiunga la carenza normativa del regolamento dell'Ufficio del Difensore civico, composto solo di 8 articoli che si rifanno allo Statuto comunale (sede, elezione, durata in carica, ambito di intervento funzioni e segretezza), ma lascia altri problemi in sospeso, come quello dell'elezione. Sono problemi cui il legislatore dovrà dare una risposta chiara». Attualmente, il Difensore civico è stato nominato dalla maggioranza. Fabio Armenante (Udc), assessore ai Servizi sociali, fu scelto e lasciò l'incarico assessoriale a Carmine Salsano. Una nomina duramente contestata dall'opposizione. «Pensavamo che il Difensore civico dovesse essere un'espressione super partes, non di una parte politica. Inoltre, auspicavamo un bando pubblico, la presentazione di curriculum per poi decidere, in attesa delle elezioni del 2006», dichiarò all'epoca Pasquale Pisapia.
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