Tu sei qui: PoliticaContributi e Servizio Civile, scontro De Rosa-Adinolfi
Inserito da (admin), venerdì 2 marzo 2007 00:00:00
Scontro in Commissione su cultura, turismo e servizio civile. Nel mirino del consigliere comunale forzista, Carmine Adinolfi, l'operato dell'assessore Gianpio De Rosa. Dovrà essere il Comune a gestire i contributi destinati alle associazioni cavesi. Per il Palazzo di Città dovranno transitare anche quelli erogati dalla Provincia, dalla Regione e dall'Ente Provinciale del Turismo. Questa la nuova iniziativa annunciata da De Rosa, che dovrebbe prendere corpo attraverso un protocollo d'intesa con i diversi enti territoriali. Una nuova organizzazione non solo per ottimizzare i flussi economici, secondo l'assessore, ma anche per una programmazione nel segno della qualità, evitando inutili sprechi ed un eccesso di burocrazia.
Un'operazione solo per assumere il controllo e la discrezionalità su chi e come deve organizzare eventi in città, secondo Adinolfi, che ha affondato i colpi anche sulle recenti iniziative natalizie, delle quali De Rosa ha riaffermato il successo e la soddisfazione. Soltanto un'autocelebrazione, secondo Adinolfi: «Nonostante siano stati spesi molti soldi in più, come ha riferito l'assessore, abbiamo assistito solo ad una pioggia di iniziative, nella migliore delle ipotesi mediocri, senza alcuna ricaduta in termini di presenze. Come dice il sindaco, non conta il numero, ma la qualità dell'offerta». Contestata anche l'"anomalia" sulla graduatoria dei 40 volontari del Servizio Civile appena pubblicata. «Ho richiesto tutti gli atti relativi sia alle iniziative natalizie che del Servizio Civile - ha annunciato Adinolfi - per capire come sono stati spesi i soldi».
Deficit di trasparenza anche sul Servizio Civile. «Non ho capito come mai la gestione del bando non sia stata dell'assessorato competente per delega, che dovrebbe essere quello cui sono assegnati i neo 40 assunti, quello di Alfonso Senatore, che avrebbe offerto maggiori garanzie. Mi sono arrivate molte segnalazioni per i soliti figli di nomi noti che non mancano mai tra i prescelti. Chissà, poi, per quali motivi molti diplomati riescono ad avere punteggi superiori a tanti laureati. Un aspetto che meriterebbe un approfondimento, magari dallo stesso psicologo che li ha esaminati».
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