Tu sei qui: PoliticaConsiglio-verità per la Giunta Messina
Inserito da (admin), martedì 13 luglio 2004 00:00:00
Oggi è il giorno della verità per la Giunta Messina. Dopo il flop della convocazione del gruppo di Forza Italia e della stessa maggioranza, il sindaco lancia la sfida agli azzurri ed alla coalizione. Rinvia i tempi della verifica a dopo l'estate, ma tuona che la seduta consiliare di oggi è la premessa per un futuro discorso. E mentre tra i partiti della coalizione cresce il disagio, Pasquale Petrillo, l'uomo forte del Palazzo e di Confronto, è in pole position per assumere le redini del coordinamento azzurro. Messina si appresta, dunque, a giocare in Consiglio comunale una delle sue partite più importanti. Dopo il fallimento degli incontri del gruppo consiliare di Forza Italia e dei gruppi della maggioranza, il primo cittadino ha lanciato l'ultimatum: la partecipazione e l'approvazione degli argomenti all'ordine del giorno costituiranno la discriminante per un discorso futuro. Il sindaco ha fatto intendere che il segno è stato superato. «Ribadiamo - fa ossevare Renato Salerno, che da mesi, unitamente a Giovanni Campanile, ha avviato una "ribellione civile" - che noi condividiamo il progetto di città di Messina, perché è lo stesso che con lui abbiamo presentato alla città. Chiediamo solo rispetto per chi fa parte del Consiglio comunale ed una riorganizzazione e razionalizzazione dei lavori della Giunta e del gruppo. La nostra non è una richiesta di incarichi. Ed invece, ci si risponde con un ultimatum ed il rifiuti di dialogare». Il disagio nel gruppo di Forza Italia è forte: uno contro l'altro, tutti insieme contro Messina. «Occorre un uomo capace di mediare», afferma Alfonso Carleo, già capogruppo degli azzurri. Il riferimento è chiaro: il gruppo consiliare di FI è andato in crisi sin dall'insediamento della Giunta Messina. Basti ricordare i vari cambi di assessorati, segno evidente di un'instabilità politico-amministrativa. Messina giocherà oggi le sue ultime carte. Se dovessero andare male, potrebbe mandare tutti a casa e restituire la parola agli elettori. Una soluzione - si sussurra nel centrosinistra - remota: nessuno della maggioranza è disposto a ritentare il voto. «Ma Messina non può tenere la città in una crisi politica per mesi», dichiara Enzo Passa. Nella stessa maggioranza An ed Udc chiedono di abbreviare i tempi per la soluzione della crisi. «Bisogna dare una risposta ai cittadini», avverte Giovanni Salsano dell'Udc. Intanto, sono forti le pressioni su Petrillo perché assuma l'incarico di commissario azzurro: «Ho già dato la mia disponibilità, ma bisogna prima definire gli obiettivi, altrimenti rischiamo di creare solo inutili e dannose contrapposizioni». Una posizione che dovrebbe servire ad attutire lo scontro registrato in questi mesi sul capo dello staff. La crisi, acuitasi in queste settimane, non è solo in seno a Forza Italia, ma in tutta la coalizione, nei suoi rapporti tra le varie forze e sulle richieste già presentate sul tavolo di Messina. Ad ingarbugliare la situazione sono intervenuti il caso Bruno, il comandante dei Vigili "defenestrato", che chiede il reintegro dopo la sentenza del magistrato a lui favorevole, e la scadenza della convenzione dei parcheggi.
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