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Politica

Consiglio fra accuse e veleni

Inserito da (admin), martedì 27 novembre 2007 00:00:00

Convocato per giovedì, alle ore 9.30, il Consiglio comunale. Ritorna il parlamentino metelliano alla vigilia dell'invio al Prefetto, da parte di 8 consiglieri comunali dell'opposizione, di una richiesta di incontro. «Con fax nella mattinata di ieri, abbiamo chiesto al Prefetto un incontro per manifestargli tutto il nostro disagio. Ci è stato impedito con la forza del numero di discutere, e cosa più grave, l'esercizio del nostro ruolo di consigliere comunale. Eppure, avremmo voluto affrontare il tema della concessione dei contributi alle associazioni ed ai movimenti e dell'illegittimità degli atti emessi», afferma il capogruppo del partito Unione Popolare, Antonio Barbuti.

Si sta ricreando quell'atmosfera di tensione che accompagnò l'ultima seduta consiliare, che vide la maggioranza guidata da Vincenzo Lampis, capogruppo del Pd, approvare una mozione con la quale di fatto si impediva la discussione sugli argomenti chiesti dalla minoranza. «É stata una delle più brutte pagine politiche scritte negli ultimi anni. Con l'arroganza del numero siamo stati imbavagliati», aggiunge Fabio Siani capogruppo di An, che unitamente ai vari Schillaci, Napoli, Messina, Carleo, Bisogno, Barbuti e Geraldo Baldi ha firmato la richiesta di incontro al Prefetto.

Non hanno firmato i 3 consiglieri dell'Udc, Baldi, Ferrigno e Lamberti, ed il capogruppo azzurro Laudato, non convinti dell'utilità di una politica che porta solo allo scontro. «Ripetiamo con forza che la coalizione è aperta al dialogo, al confronto. Ma esso deve avvenire su temi che interessano l'intera comunità. Il muro contro muro non giova ad alcuno, serve solo ad avvelenare i rapporti e rendere irrespirabile l'aria politica», ribatte Vincenzo Lampis. Tuttavia il clima è teso, con commissioni che saltano per pochi minuti di ritardo e, se pure si tengono, la minoranza spesso se ne allontana. «É una tensione che hanno voluto creare, facendo prevalere sempre il numero e non la ragione o la discussione, prendendo in esame anche le tesi degli avversari», spiega Fabio Siani.

All'ordine del giorno della seduta consiliare: variazioni di assestamento di bilancio 2007, integrazione Statuto comunale, approvazione regolamento per la disciplina dell'occupazione temporanea di suolo pubblico, modifica regolamento Consulta cittadina. Argomenti che non dovrebbero creare sorprese, le scintille ci potrebbero essere solo per il clima creatosi tra maggioranza ed opposizione. Nella maggioranza le tensioni potrebbero venire dalle attese dei 5 consiglieri, i cosiddetti peones, dai segretari politici, che hanno rimesso tutto nelle mani del sindaco ed attendono risposte chiare sugli equilibri politici e più ancora l'elezione del segretario cittadino del Pd.

Il sindaco Luigi Gravagnuolo resta l'unico ago della bilancia sia per i problemi amministrativi che per il futuro del Pd, anche se per l'indicazione del segretario politico cittadino dovrà confrontarsi con l'ala guidata da Calvanese, Accarino e Cioffi. Intanto, il presidente provinciale di Assoutenti, Francesco Avagliano, ha chiesto al sindaco ed al presidente del Consiglio comunale di convocare il Consiglio di pomeriggio, per permettere la partecipazione di chi lavora.

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