Tu sei qui: PoliticaConsiglio comunale, ridotto a 10 il numero legale
Inserito da La Redazione (admin), martedì 8 novembre 2011 00:00:00
Non senza polemiche è stato approvato ieri in Consiglio comunale l’emendamento all’art. 36 del Regolamento per le adunanze consiliari. Dalle prossime sedute, ai fini della validità dell’assise, basterà la presenza di 10 consiglieri comunali, 6 in seconda convocazione.
Il dato ha riscontrato il pieno appoggio della maggioranza (compatta sul “sì”), il totale diniego dell’opposizione ed il voto favorevole degli “Indipendenti” Monetta, Alfieri e Palumbo. L’ex delegato alla Cultura, Giovanni Del Vecchio, ha invece preferito astenersi dalla votazione.
“Un chiaro segno di debolezza politica”: all’unisono si è innalzato il coro delle forze di minoranza, che hanno etichettato la decisione dell’Amministrazione comunale di abbassare il numero legale per la validità delle riunioni consiliari come un attacco alla democrazia. L’ex sindaco Gravagnuolo ha parlato, inoltre, di un vero e proprio segno di debolezza della macchina amministrativa.
Rispondendo alle contestazioni, il neo capogruppo consiliare del Pdl, Marco Senatore, ha cercato invece di stemperare i toni, escludendo qualsiasi dietrologia o “attentato” alla libertà. Una migliore stabilità e governabilità dell’esecutivo la spiegazione data dal sindaco Galdi, che ha parlato, inoltre, di un atto consentito dalla legge e necessario in un periodo denso di Consigli comunali.
Domani infatti, mercoledì 9 novembre, le forze politiche si ritroveranno a Palazzo di Città per discutere dei provvedimenti relativi al piano casa regionale, alle cooperative edilizie, al piano regolatore ed al regolamento cimiteriale. Altri punti all’ordine del giorno saranno rappresentati dalla convenzione con la Metellia Servizi e dalla costituzione del Fondo Comune di Cava de’ Tirreni.
Da sottolineare, infine, che l’assise andata in scena ieri a Palazzo di Città ha escluso dalla discussione il punto relativo all’uscita di Cava dall’ASI (Area per lo Sviluppo Industriale). Questo perché l’Ente metelliano avrebbe richiesto all’organismo presieduto da Gianluigi Cassandra di essere riconosciuto come “membro associato”. Una nuova figura giuridica, quest’ultima, che consentirebbe al Comune di riappropriarsi della potestà urbanistica sulle aree finora di competenza del Consorzio. Per la definitiva approvazione dell’iter ora bisognerà attendere la risposta della Regione Campania, alla quale il presidente Cassandra ha assunto l'onere di presentare la richiesta di modifica dello statuto.
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