Tu sei qui: Politica«Considero Matteo Monetta fuori dalla maggioranza»
Inserito da La Redazione (admin), lunedì 30 maggio 2011 00:00:00
Ancora veleni e scontri interni nel gruppo di maggioranza. Al nuovo “attacco” mosso stamani a Palazzo di Città dal consigliere comunale Matteo Monetta, il sindaco Marco Galdi replica pesantemente. «A prescindere dai rapporti personali con Matteo Monetta – ha dichiarato il primo cittadino - tengo a precisare che il riscontro da quest’ultimo fornito alla richiesta circostanziata del gruppo consiliare di “Cava per le Libertà” è stato chiaramente insoddisfacente e che le sue continue ed ingiustificate dichiarazioni sono evidentemente tese a contrastare l’azione amministrativa della maggioranza, lanciando accuse, infondate e fumose, che tuttavia possono ingenerare immeritati dubbi sui miei più stretti collaboratori».
Nello specifico, stamani in sede di conferenza stampa l’ex delegato alla Casa (“messo alle strette” alcuni giorni fa dai suoi colleghi di partito dopo le “accuse” avanzate in merito all’assegnazione degli alloggi di via De Marino) aveva ribadito la sua “linea dura”: «A coloro che mi invitano a lasciare il gruppo consiliare posso solo dire che farebbero
bene a fare un altro gruppo, perché io non mi muovo. Magari potrebbero costituire un nuovo gruppo consiliare denominato “Napoli - Salerno solo andata”».
Rivendicando la sua posizione di referente delle problematiche relative alla “vicenda Case”, Monetta ha aggiunto: «Nonostante avessi presentato le dimissioni da Delegato alla Casa, i cittadini mi continuano a vedere come loro consigliere referente. Gli stessi cittadini che mi hanno invitato a constatare le anomalie che avevano riscontrato nell’insediamento e nelle loro stesse case di via De Marino, ultimate solo da pochi mesi, a cui hanno poi fatto seguito le mie esternazioni e le mie perplessità. La mia azione politica, finalizzata all’interesse della collettività, ha comunque dato fastidio a qualche potente di turno, o meglio a chi si sente potente perché appoggiato e sponsorizzato da alcuni consiglieri comunali. In particolare mi riferisco a coloro che, per i loro familiari incarichi professionali presso la vicina Provincia, si sentono delle grandi menti».
A finire nelle critiche del consigliere comunale del partito di Berlusconi, è stato poi l’altro esponente del partito, Germano Baldi: «Io - ha continuato Monetta - mi sono trovato in un gruppo consiliare che ha dell'incredibile. Sorprendente è infatti la firma al documento, che mi invitava alle dimissioni, di Germano Baldi, uomo di fiducia di Gravagnuolo, candidato alle provinciali per Villani nel centro sinistra e candidato nella scorsa tornata elettorale per lo stesso Gravagnuolo. Ecco i miei compagni di gruppo si sposano con lui ed ignorano che io sono stato il primo eletto».
Dichiarandosi volenteroso di sapere tutta la verità sui lavori eseguiti alla Via De Marinis, sulla cooperativa dei Vigili Urbani alla Via S. Maria del Rovo (ed in particolare dell'eventuale coinvolgimento di qualche consigliere comunale nell'affare di compravendita degli alloggi), sull'affare Cofima, sui due fabbricati costruiti alla Via S. Maria del Rovo e dei loro abusi edilizi mai contestati, il consigliere Monetta ha comunque precisato di sentirsi parte integrante dell’Amministrazione Galdi.
Ma le sue dichiarazioni non hanno certo “addolcito” il sindaco Marco Galdi. «Pur ritenendo legittimo che un consigliere comunale sollevi perplessità di sorta sull’azione amministrativa - ha tuonato il primo cittadino - parimenti giudico legittimo che, come Sindaco, dichiari di non aver più bisogno del voto del consigliere Monetta. Per quanto mi riguarda, quindi, considero Matteo Monetta fuori dalla maggioranza».
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