Tu sei qui: PoliticaCirielli e Galdi nel mirino di ‘Alleanza Italia'
Inserito da La Redazione (admin), lunedì 26 aprile 2004 00:00:00
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dell'avv. Marco Senatore, coordinatore provinciale di "Alleanza Italia". Dure accuse ad Edmondo Cirielli, presidente provinciale di An, ed a Marco Galdi, in riferimento alla questione "manifesti censurati" e non solo. Leggiamo insieme...
«A.N. e Marco Galdi, l'ex antifascista per antonomasia (alcuni anni fa dichiarava, così come facevano tanti che solo oggi si riscoprono "uomini di destra": "mai con i fascisti - uccidere un fascista non è reato", oggi sta con "noi" che abbiamo quasi tutti i padri fascisti e repubblichini di Salò, che non hanno mai rinnegato e abiurato il loro passato), votano in Giunta provvedimenti che solo poche ore dopo rinnegano, come tanti Giuda iscalioti, con l'avallo del "professorino", il quale grida, con voce da coro bianco, nei confronti di chi viola la Costituzione. Il primo atto di censura ad un manifesto, guarda caso, proviene proprio dal suo "brigadiere Cirielli" e da qualche appuntato (ved. il processo n.11482/2003/21 P.M. Gambardella incardinato presso il Tribunale di Salerno Sost. Procuratore Gambardella indagati Cirielli e Avagliano). A questo punto ci chiediamo: ma il professorino Galdi, all'epoca, la Costituzione violata, non l'aveva ancora studiata? E come mai ieri si ergeva a difensore dei "censuratori", mentre oggi sempre lo stesso si accanisce contro questi ultimi, a favore dei censurati di sinistra, Cirielli, Galdi e...per bramosia sfrenata da arrivismo politico e tornaconto economico personale (v. gli stipendi ed indennità dei due), hanno distrutto A.N. in Provincia di Salerno (tra qualche mese si faranno i debiti conti elettorali); l'hanno messa fuori dalla Casa delle Libertà perché Cirielli possa ottenere una maggiore visibilità e più voti personali all'Europarlamento (questa è l'amara e triste verità, altro che l'onore violato di An ad opera dei sopraffattori Forzisti). Cirielli ("brigadiere politico delle contraddizioni") sta disonorando A.N. con le sue operazioni da "salti in banco della politica". E soprattutto qui a Cava ha ormai raggiunto il guinnes dei primati della contraddizione (ved. problema antenne e manifesti censurati), sedendo a fianco di una amministrazione che pugnala alla schiena ogni santo giorno, pur ricevendo benefici per i suoi "piantoni". Le nostre radici a Cava si chiamano Perdicaro, Pellegrino, De Luca, Raimondi, Palumbo e Cannavacciuolo (padre - entrambi si stanno rivoltando nella tomba), Ioele, Zingaro, Di Donato, Farano, Baldi, Carleo, Coppola, Russo, Senatore e tantissimi altri, che hanno fatto onore, con le loro battaglie, il loro valore, il loro alto senso delle istituzioni e soprattutto con la coerenza e la fierezza delle idee e dei comportamenti, alla VERA e AUTENTICA- DOC- DESTRA CAVESE, mentre Galdi si abbeverava e sfamava nelle sacrestie democristiane e Cirielli non si sa bene ancora dove all'epoca albergasse. Ecco perché Alleanza Italia, nel nome del suo sangue versato e delle sue tradizioni popolari e sociali, ha raccolto i mille e duecento e più sospesi ed autosospesi di A.N., formando una lista civica (di appoggio alla Casa delle Libertà), che ancora una volta, al grido BOIA AI TRADITORI, si accinge a compiere una battaglia per sfrattare la Casa delle Libertà e A.N. dai falsi profeti, collaboratori del centro-sinistra, cacciatori di poltrone e di prebende, anche a costo di infangare una storia che ha visto, diversi martiri prima a Salò, e poi negli anni successivi (Falvella), nel glorioso MSI-DN di Almirante, quando venivamo aggrediti e tenuti fuori dall'arco costituzionale, proprio dai tanti "Galdi" dell'epoca (in futuro avremo modo di parlarne con maggiori approfondimenti e dettagli). Marco Galdi (che oggi sputa nel piatto che lo sfama) deve la nomina all'ETI, con uno stipendio da favola, al Governo Berlusconi, mentre quelli che ieri combattevano per un vessillo, mai ammainato e che quelli come lui volevano abbattere, oggi si trovano, ancora una volta, costretti a difenderlo proprio da quest'ultimi, rampanti, voltagabbana politici (ieri antifascisti da fureria e cucina), che lo usano a proprio piacimento per rifocillare se stessi e solo se stessi. Noi non consentiremo a nessuno di loro di cancellare e mortificare i nostri Padri, le nostre radici, la nostra storia, al grido, non da voci bianche: "IN ALTO I CUORI; PERCHE' IL FUTURO CI APPARTIENE E GUAI A CHI CE LO TOCCA"».
Avv. Marco Senatore, Coordinatore provinciale di "ALLEANZA ITALIA"
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