Tu sei qui: PoliticaCirielli bacchetta il duello a destra
Inserito da (admin), mercoledì 23 novembre 2005 00:00:00
Si consuma l'ultimo atto del fallimento della Casa delle Libertà. Andato a vuoto il tentativo del presidente provinciale di An, Edmondo Cirielli, le posizioni contrapposte hanno ridotto i margini di manovra. Cirielli è preoccupato e rammaricato. Laudato alza la voce, invita a prendere atto ed a procedere senza tentennamenti. Dunque, si sgretola l'unità della Casa delle Libertà. «L'esito dell'incontro di lunedì - afferma Edmondo Cirielli - ha seriamente compromesso l'unità del centrodestra. Messina e Baldi non desistono dalle loro posizioni, di qui la necessità di riportare all'interno dei partiti il quadro delineatosi ed assumere le opportune decisioni. É grave, proprio nel momento in cui registriamo giorno per giorno la volontà della gente di essere favorevoli al progetto politico del centrodestra». Alfonso Laudato insorge: «Messina e Baldi si sono proposti, ma dovranno essere i partiti a scegliere il candidato sindaco più rispondente alle esigenze ed alle richieste della gente. Sul tavolo i candidati potrebbero essere non 2, ma 4-5-6. La scelta, però, è e resta dei partiti». Laudato invita all'azione: «Bisogna fare in fretta, il centrosinistra rischia di occupare spazi nostri. Se dovesse andare tutto a mare, allora si vedrà il Laudato di sempre, quello dell'ascia e non più del fioretto». L'Udc è compatto e sostiene fino in fondo la scelta Baldi. «Abbiamo ribadito con coerenza - afferma Bruno D'Elia, capo delegazione dell'Udc - le cose dette e sostenute da mesi, la nostra incompatibilità oggi con il progetto Messina. Lavoreremo comunque per unire e non per dividere, ma sempre all'insegna delle cose affermate e coerentemente sostenute». E Messina? Avverte il clima pesante che si registra nel centrodestra, non si ferma, ma continua ad affermare che la gente è con il Polo. Occorre saper trovare le coordinate giuste ed i moduli corretti per superare le difficoltà del momento: «Approfondiamo con serenità i vari aspetti e facciamo prevalere l'interesse della nostra comunità, che continua a sollecitare unità. Il rischio che si corre è quello di tradire una volontà palese e peserà più di una sconfitta».
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