Tu sei qui: PoliticaCava de’ Tirreni, Torrente Cavaiola: Noi Moderati chiedono di “rimuovere vincolo paesaggistico”
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), martedì 30 luglio 2024 16:33:42
Rimuovere l'individuazione del vincolo paesaggistico relativo al torrente Cavaiola: è questa, in sintesi, l'osservazione avanzata dal gruppo consiliare di Noi Moderati Cava de' Tirreni, attraverso il consigliere comunale e coordinatore cittadino Bruno D'Elia e il vice coordinatore ingegnere Giuseppe Manzo, al Nuovo Piano Regolatore Territoriale dell'Agglomerato Industriale di Cava de' Tirreni.
«Ebbene, come si evince dalla tavola 1.3.1 "Quadro conoscitivo - la carta di vincoli", un'estesa area ricompresa all'interno del perimetro ASI, individuabile tra via P. Santoriello a sud e il confine comunale a nord, risulta vincolata paesaggisticamente e questo oggi risulta essere fortemente limitante per il nostro territorio», ha spiegato il consigliere D'Elia ricordando che il Prtc Asi è assimilabile ad un piano pluriennale di attuazione dal punto di vista dell'idoneità funzionale a costituire uno strumento pianificatorio atto a consentire lo sviluppo, anche economico, degli insediamenti nel tempo, non rilevando né il diverso livello di pianificazione né la natura sovraordinata del piano delle aree industriali rispetto agli strumenti urbanistici comunali, laddove il piano pluriennale attuativo costituisce invece attuazione del Prg. «D'altra parte, la ratio della disposizione invocata è chiara: non può applicarsi la tutela paesaggistica in quelle aree che, sebbene non urbanizzate (zone diverse da A e B), alla data di entrata in vigore della l. 8 agosto 1985, n.435 (cd. legge Galasso), avessero già una destinazione urbanistica, impressa da strumenti a vocazione pluriennale, incompatibile con la necessità di protezione accordata dal Codice dei beni paesaggistici», ha chiarito ancora il coordinatore cittadino di Noi Moderati ribadendo che l'individuazione del vincolo paesaggistico non risulta essere coerente con i criteri individuati dall'attuale norma in quanto il piano regolatore Asi aveva già impresso una destinazione urbanistica (produttiva - industriale), di carattere pluriennale, incompatibile con la tutela paesaggistica dell'area.
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