Tu sei qui: PoliticaBingo, il sindaco fa chiarezza
Inserito da (admin), venerdì 3 ottobre 2003 00:00:00
Si torna a parlare del Bingo. Dopo le richieste di chiarimento avanzate dai consiglieri d'opposizione, che nel corso dell'ultimo Consiglio comunale hanno presentato una formale interrogazione per accertare, fra l'altro, la regolarità delle procedure per il rilascio delle concessioni edilizie e dell'autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande, oggi si apre un nuovo capitolo, che riguarda il meccanismo delle assunzioni. A parlare questa volta è Vincenzo Lambiase, il dipendente comunale protagonista nei mesi scorsi di rivelazioni spontanee alla Dia sui presunti voti di scambio nella passata tornata elettorale. Lambiase ha chiesto alla Procura della Repubblica ed alla Dia - come si legge nel supplemento di dossier da lui depositato con la precisa disponibilità ad essere ascoltato - di verificare la licenza concessa alla Sala Morena di via Garibaldi. Secondo il dipendente comunale, la stessa sarebbe stata decisa con parere favorevole della Commissione Edilizia in cambio dell'assunzione a tempo indeterminato di due ragazze, figlie di personaggi di spicco dell'attuale Amministrazione. In particolare, si fanno i nomi di uno dei componenti della suddetta Commissione Edilizia e di un rappresentante dello staff del sindaco. Lambiase dice, inoltre, di aver assistito a colloqui in cui i personaggi in questione avrebbero discusso anche di altre delibere per la liquidazione di sostanziose somme, che erano già state promesse. Ma procediamo con ordine. La settimana scorsa si è svolta la prima seduta, dopo la pausa estiva, del Consiglio comunale, che ha fatto registrare una dura presa di posizione di alcuni esponenti dell'opposizione, che hanno chiesto al sindaco ed al presidente del Consiglio una relazione scritta per chiarire alcuni punti relativi alla concessione della licenza per esercizio del gioco del bingo, all'autorizzazione di agibilità, al parere igienico-sanitario per la somministrazione di alimenti e bevande. Poi sono arrivate le dichiarazioni di Vincenzo Lambiase, che chiede altre verifiche sulla concessione rilasciata al Morena. I motivi sarebbero legati alle assunzioni. Un caso già sollevato nel dibattito tutto cittadino da alcuni periodici locali all'indomani dell'apertura della sala. In attesa di nuovi risvolti della vicenda, il sindaco Messina si è detto pronto a fornire tutti i chiarimenti circa le procedure relative alla concessione edilizia e gli altri punti indicati nel corpo dell'interrogazione consiliare.
LA REPLICA DEL SINDACO
«Un atto legittimo, che favorirà il turismo. Se un cittadino è in regola, come in questo caso, non vedo che cosa ci sia da chiarire»
«Sono tutte idiozie»: il sindaco di Cava, Alfredo Messina, non usa mezze parole per commentare le accuse lanciate dai consiglieri d'opposizione e dallo stesso dipendente comunale Vincenzo Lambiase. «Chiunque conosce un po' di diritto sa bene che il rilascio delle concessioni e le altre autorizzazioni non sono atti di Consiglio o di Giunta, ma atti di gestione, risultato di procedimenti avviati dagli uffici competenti e firmati dai dirigenti di settore. Il sindaco e l'Amministrazione svolgono, invece, attività di programmazione ed eventualmente di controllo. Non vedo perché si vuole legare tutto ciò a rapporti di illegalità. Se deve aprire un supermercato, non è certo il sindaco che lo dice, ma sono i dirigenti che valutano la regolarità delle richieste di ogni privato cittadino». Il discorso, però, non può non toccare anche i risvolti politici ed il primo cittadino chiarisce la sua posizione: «Se dico che il rilascio della concessione è un atto di gestione, con questo non voglio prendere le distanze dal Bingo. Politicamente, ribadisco la mia convinzione, più volte espressa, secondo la quale il Bingo rappresenta una grossa opportunità per la città, perché serve a creare movimento. Pertanto, se un cittadino è in regola, come in questo caso, non vedo che cosa ci sia da chiarire».
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