Tu sei qui: PoliticaAttacco a Baldi, dura replica dell'Udc
Inserito da (admin), lunedì 15 maggio 2006 00:00:00
Durissima replica dell'Udc all'attacco portato dal vice -presidente provinciale di An, Michele Sarno, al candidato sindaco Giovanni Baldi. Prima il segretario provinciale, Stefano Della Pietra, poi gli ex consiglieri comunali Giovanni Campanile e Bruno D'Elia, hanno reso pan per focaccia. Baldi sceglie la via del silenzio e dell'impegno elettorale tra la gente. «La risposta in nome e per conto di Giovanni Baldi - si sussurra nel suo entourage elettorale - la darà la gente, che ne ha sempre apprezzato le doti morali, professionali ed umane. I voti faranno giustizia dell'"abbaiare" di questi politici, che, ignari della storia delle persone e di quella del territorio, balbettano pseudo-giudizi».
Più duro il segretario provinciale Stefano Della Pietra, che ha considerato inopportuno e fuori misura l'intervento dell'avv. Michele Sarno nel corso della presentazione della lista di An a Cava: «Giovanni Baldi è un autorevole consigliere nazionale dell'Udc, gode della stima dei vertici ed ha dimostrato concretamente ciò che rappresenta nella città. I risultati elettorali conseguiti nel corso di questi anni lo dimostrano ampiamente. Gli riconfermiamo stima, fiducia e solidarietà per il duro attacco. La sua azione è coerente ed in sintonia con i vertici regionali e provinciali. Sarebbe opportuno che l'avv. Sarno si preoccupasse della campagna elettorale a Salerno, piuttosto che lanciare offese ed alimentare polemiche».
Della Pietra ritiene chiusa la vicenda, non così i cavesi Giovanni Campanile e Bruno D'Elia. Quest'ultimo è particolarmente infastidito: «Sopportiamo a fatica i veleni dei nostri amici cavesi della Casa delle Libertà, anche se siamo forniti di ottimi antidoti. Si può immaginare la sensazione che proviamo quando siamo costretti a leggere i giudizi emessi da un non cavese, e nella fattispecie dall'avv. Michele Sarno. Non accettiamo lezioni di stile, né di moralità». Campanile denuncia l'assenza di argomenti seri degli uomini di An, di qui il ricorso alle polemiche, agli inciuci, alle offese: «Già da luglio avevamo denunciato le difficoltà della Casa delle Liberta, annunciando che eravamo disposti a correre da soli. Non è sete di potere, né desiderio della poltrona, ma solo ambizione forte di portare avanti le nostre idee. La politica è rispetto dell'altro, non violenza e prevaricazione».
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