Tu sei qui: PoliticaArmenante Difensore civico, un'elezione tormentata
Inserito da Il Salernitano (admin), venerdì 27 giugno 2003 00:00:00
E' il giovane avvocato Fabio Armenante il primo Difensore civico di Cava de' Tirreni. Lo ha deciso il Consiglio comunale metelliano nella tarda serata di mercoledì scorso, scegliendo tra lo stesso Armenante ed il candidato dell'opposizione, l'avvocato Luciano D'Amato. Come da copione, non è mancato lo scontro, aspro, tra maggioranza ed opposizione. Ma andiamo per gradi. Il Difensore civico è arrivato all'esame del Consiglio dopo la "fumata nera" delle scorse settimane e le conseguenti modifiche apportate allo Statuto: 16 voti e non più 21 per l'elezione, voto palese e non più segreto. Tornando ai lavori dell'assise cittadina, va segnalato il rientro tra le fila della maggioranza di Giuseppe Apicella, che, insieme ad Emilio Maddalo, Umberto Ferrigno e Silvio Mosca (quest'ultimo già rientrato in maggioranza nelle scorse settimane), aveva aperto la mini crisi politica in città. «Auspicavo un maggior coinvolgimento - ha sottolineato lo stesso Apicella - per eleggere il Difensore civico. Questo, all'inizio, non mi fece aderire alle decisioni del partito forzista. Successivamente, abbiamo avviato una serie di proficui incontri che hanno disteso il clima ed oggi posso dire che il gruppo consiliare "Azzurri per Cava" si sente di dare la propria leale disponibilità all'Amministrazione comunale. Oggi, dunque, voterò per Fabio Armenante». Ancora polemici, invece, gli altri due "peones", Maddalo e Ferrigno: «Continueremo a mantenere la nostra coerenza. Le decisioni vanno prese all'interno del partito, non possiamo condividere delle scelte fatte da poche persone. Il Difensore civico doveva essere espressione della volontà popolare. Così non è stato e noi non parteciperemo al voto». Polemica la posizione dell'opposizione, che ha parlato di arroganza e di metodi antidemocratici. Pronta la risposta del sindaco Messina: «Lasciateci il diritto di usare la stessa arroganza per tutelare i diritti dei cittadini. Istituiamo questo nuovo ufficio mettendoci una persona preparata quale l'avvocato Armenante». Dichiarazioni che hanno acceso gli animi. Tra le urla dei consiglieri e lo "scampanellio" del presidente Baldi, l'opposizione ha abbandonato l'aula, ad eccezione di Antonio Armenante e Michele Coppola. In un clima tutt'altro che sereno, quindi, il Consiglio ha emesso il suo verdetto. Il nome di Armenante è passato con 21 voti favorevoli, 1 contrario (Antonio Armenante) ed 1 astenuto (Michele Coppola). L'altro candidato, invece, l'avv. D'Amato, ha raggranellato il solo voto di Antonio Armenante e l'astensione di Michele Coppola, considerato che, come detto, gran parte della minoranza aveva abbandonato l'aula. Ecco le dichiarazioni a caldo del neo Difensore civico, l'avv. Fabio Armenante: «Ringrazio prima di tutto il sindaco per le belle parole espresse. Il Difensore civico sarà il garante dell'imparzialità e del buon andamento della Pubblica Amministrazione. E' un lavoro sicuramente difficile. Allo stato, essendo io il primo Difensore civico della storia cittadina, dovremo costruire da zero l'ufficio relativo alla mia carica». E' amareggiato per come l'opposizione ha contrastato la sua elezione? «Mi possono amareggiare, non come politico ma come persona, gli attacchi strumentali fatti dalla minoranza, perché si è predicato bene e si è razzolato male». In che senso? Si riferisce alla contronomina dell'avvocato Luciano D'Amato? «D'Amato è un ottimo professionista, ma con le mie stesse caratteristiche dal punto di vista politico. E' un politico anche lui, quindi, se andava male il ragionamento per me che ero un politico, andava male anche per D'Amato». Garantirà imparzialità? «La mia storia personale è chiara: sono stato sempre una persona libera. Il futuro potrà dire se sarò stato imparziale, oggi qualsiasi dichiarazione non viene creduta». Le rimane l'amaro in bocca per non essere stato eletto al primo turno con maggioranza qualificata? «Assolutamente no».
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