Tu sei qui: PoliticaAncora in panchina i quattro assessori
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 3 dicembre 2001 00:00:00
Lo Statuto non si discute in Consiglio comunale e cresce il malumore degli assessori in pectore. Il Ccd chiama a raccolta gli uomini del centro in un convegno, mentre Forza Italia, dopo gli attacchi dei giorni scorsi a Messina, prende posizione e stigmatizza l'azione denigratoria. Al termine di una seduta consiliare svoltasi in un'atmosfera surriscaldata dai continui scontri tra opposizione e maggioranza, a sorpresa Messina (nella foto in alto) ritira l'argomento dello Statuto e rinvia il tutto alle prossime sedute. Delusione tra quanti sono stati indicati già a ricoprire l'incarico di assessore, Giuseppe Gigantino, Fabio Armenante, Carmine Salsano e Daniele Fasano. Il protrarsi della discussione, ma soprattutto le polemiche scatenatesi dopo la presentazione di numerosi emendementi, hanno spinto il sindaco a ritirare l'argomento. «L'atmosfera certamente non avrebbe favorito - commenta Fortunato Palumbo (nella foto in basso) - una serena valutazione di un documento così importante per la vita dell'attività politico-amministrativa e bene ha fatto il sindaco a ritirare l'argomento e rinviarlo, anche se a tempi brevi, ma in un clima migliore». Resta la delusione per gli assessori in panchina. Il Ccd, in un incontro alla presenza del coordinatore provinciale, svoltosi nella serata di sabato, ha invitato gli iscritti ed i consiglieri comunali a lavorare per un rafforzamento del partito e per un ritorno ad un'area comune con gli ex dc. Forza Italia, intanto, si stringe sempre più intorno a Messina e in un manifesto affisso sui muri della città gli ha manifestato ampia e piena solidarietà, stigmatizzando quanti in questi giorni lo hanno attaccato.
Pretura, lavori di ampliamento
Da segnalare, intanto, che la Giunta comunale ha provveduto all'approvazione dei lavori di ampliamento dei saloni della locale Pretura, ubicati in corso Mazzini, accanto al Commissariato di Polizia. La spesa dei lavori ammonta complessivamente a 740 milioni di lire, ripartiti tra 40 milioni per le spese progettuali e 700 milioni per il patrimonio ed il completamento della manutenzione straordinaria.
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