Tu sei qui: Economia e TurismoSuper Ciano, pari e rimpianti per una Cavese in crescita
Inserito da Andrea De Caro - Orlando Savarese (admin), lunedì 6 settembre 2010 00:00:00
Camillo Ciano c’è, la Cavese non ancora. Gli aquilotti, passati in svantaggio nel primo tempo, nella ripresa ribaltano il risultato in due minuti con la giovane “stella” del Napoli, ma poi sprecano tutto lasciandosi rimontare da Bernardi nel finire nonostante la superiorità numerica. Un’occasione persa, dunque, per festeggiare i primi tre punti stagionali. Le cause vanno ricercate in qualche errore di troppo in fase difensiva, nel ritardo di condizione, molto evidente negli ultimi 20 minuti, ma anche nella prestazione poco brillante di un paio di rincalzi. Il pari con il Cosenza è comunque un buon risultato per la Cavese, se si vuole guardare il bicchiere mezzo pieno. Per come si era messa la partita, è normale che ci sia un po’ di delusione. Ma c’è anche la consapevolezza che la Cavese ha tra le mani un vero “gioiellino”: Camillo Ciano, infatti, l’ultimo colpo di mercato del dg Maglione, è sicuramente la nota più lieta della partita con il Cosenza.
Il primo pericolo della gara lo regalano gli ospiti al 16’ con Degano, scaltro ad evitare il fuorigioco ed a beffare con un cross Pane in uscita, sbroglia Troise. I padroni di casa si fanno vedere al 25’ con un traversone, da angolo, di Camillo Ciano, ma nessuno in area riesce ad intervenire. Tre minuti dopo, ancora Ciano con una punizione dai 25 metri sfiora il palo alla sinistra dell’ex Petrocco. Al 35’, però, Giacomini trova una prateria sulla sinistra e lascia partire un cross rasoterra su cui interviene Troise, che nel tentativo di liberare devia la palla nella propria rete. La Cavese prova subito a reagire ed un paio di minuti dopo sfiora il gol con una deviazione in scivolata di Camillo Ciano, su cross del fratello Michele: Petrocco blocca.
Nella ripresa la Cavese ribalta subito la gara in due minuti. Al 2’ Camillo Ciano entra in area e viene atterrato da Giacomini: rigore e secondo giallo con espulsione per il difensore ospite. Sul dischetto va proprio Ciano, che spiazza Petrocco. Il tempo di riprendere il gioco e De Rose sbaglia il controllo, Ciano ruba la palla e dalla distanza lascia partire un sinistro che s’infila all’incrocio dei pali. Il Cosenza è stordito e la Cavese sfiora anche il terzo gol, prima con Bernardo poi con Schetter, ma su entrambi è attento Petrocco. La Cavese, però, inizia ad arretrare un po’ troppo ed il Cosenza ne approfitta, centrando il pari al 35’ con Bernardi, che si “beve” Michele Ciano, entra in area e beffa Pane.
Rossi: «Meritavamo la vittoria». Ciano, dedica a Mari
Marco Rossi si mostra ottimista dopo la prestazione contro il Cosenza, anzi è fiducioso che presto la vittoria arriverà. «Credo che avremmo meritato di vincere, ma nel finale, nonostante la superiorità numerica, anche prima che loro pareggiassero abbiamo rischiato di subire un gol. Avremmo dovuto gestire meglio il possesso palla, però abbiamo sbagliato molto poco e se giocassimo sempre così credo che spesso raccoglieremo i tre punti». Eccellente il debutto in biancoblù del giovane bomber Camillo Ciano. «Se facesse due gol a partita… A parte gli scherzi, è un giovane con ottime potenzialità. Spero continui così». D’Orsi si è accomodato in tribuna. «Se D’Orsi avesse dimostrato di star meglio fisicamente sarebbe stato con noi - sottolinea Rossi - Raffaele è in un momento di difficoltà sia fisica che tattica. Probabilmente non ha mai fatto una preparazione intensa, ma quando tornerà il D’Orsi dell’anno scorso troverà sicuramente spazio».
Malgrado i due gol segnati, Camillo Ciano non è contento e pensa alla vittoria mancata, anche se si presenta con una dedica speciale per la doppietta, una dedica che fará molto piacere ai tifosi biancoblù: «I gol li dedico a Catello Mari». Il rammarico, però, non si cancella: «E’ stato un bell’esordio, ma c’è molto rammarico per i tre punti sfumati. Il mister ci aveva detto nell’intervallo che la partita si poteva recuperare, ci siamo riusciti, ma forse alla fine abbiamo accusato un po’ la paura. Probabilmente la tenuta non è ancora ottimale, ma fino alla fine abbiamo pressato. Secondo me, è maggiore la rabbia». Nessun mistero sulla sostituzione a mezz’ora dalla fine della sfida. «Avevo chiesto io il cambio perché purtroppo i 90 minuti nelle gambe non li ho ancora».
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