Tu sei qui: Economia e Turismo"Sogno Cavese" lancia l'allarme
Inserito da (admin), venerdì 6 maggio 2011 00:00:00
Il campionato volge al termine, con il risultato sportivo ancora in bilico e la speranza di disputare i play out per la permanenza in C1. Tuttavia, non è questa la preoccupazione principale della tifoseria blufoncè. Purtroppo.
In verità, è lo stesso futuro della S.S. Cavese 1919 srl ad essere in forse e, dunque, è in bilico la stessa esistenza del Club, nel suo 92° anno di gloriosa storia. Ancora una volta. Punto e a capo da giugno 2010 ad oggi. Come se non fosse successo niente, quando invece è successo di tutto.
La cattiva gestione del miracolo “salvezza” - prodotto dalla cittadinanza tutta e dall’imprenditoria cavese la scorsa estate - ha notevolmente complicato le speranze di un futuro roseo per i colori blufoncè. Senza esprimere giudizi di merito o distribuire colpe a destra e a manca, ma guardando semplicemente ed asetticamente ai fatti.
I fatti, oggi, ci dicono che a tirare avanti la carretta c’è un presidente caparbio, Spatola, che ha sempre dichiarato di voler semplicemente dare una mano alla squadra cittadina e di volere qualcuno al suo fianco per poter consentire alla Cavese di avere un futuro. Un “forestiero” nei fatti è, ad oggi, l’unico che ha dimostrato e dimostra di voler fare calcio a Cava.
Ma vi è di più. In diversi momenti, non pochi, lo stesso non si è mai negato al confronto dialettico con la tifoseria, anche quando i punti di vista sono risultati reciprocamente divergenti e tali sono, spesso, rimasti. Un “forestiero”, nei fatti, ha mostrato di avere nuovamente rispetto per la tradizione storica e sportiva della S.S. Cavese 1919 e della dignità della sua tifoseria.
C’è voluto un “forestiero”, ad esempio, per capire che la richiesta della tifoseria di far giocare la squadra con la maglietta blu ed i pantaloncini bianchi, non era un capriccio neo/romantico, bensì un dettaglio fondamentale per iniziare a riprendersi la propria storia, a riafferrare le proprie radici.
Eppure, ad oggi, Spatola è ancora solo, nonostante abbia manifestato, coram populo, disponibilità a chiunque interessato a prendere visione delle condizioni patrimoniali, e, segnatamente, debitorie, della compagine societaria, precisando, in tal senso, che la situazione non è ancora drammatica. Eppure, ad oggi - nonostante i tanti immancabili chiacchiericci - nessuno si è seriamente avvicinato. Eppure, da solo, è abbastanza chiaro, l’attuale patron, probabilmente, sarebbe costretto a lasciare al suo destino le sorti dell’Aquilotto. L’ennesima prospettiva di fallimento nel consueto, perbenista, silenzio assordante della nostra - nobile decaduta - Città. Un film già visto, di cui si preferisce evitare di vedere il finale.
Per questo, l’Associazione Sogno Cavese e la tifoseria tutta, in un’assemblea straordinaria tenutasi venerdì 29 aprile 2011 - al fine di trovare una soluzione, atta a dimostrare l’attaccamento “sincero” nei confronti dei colori blufoncè - invita tutte le componenti cittadine, politiche, imprenditoriali e produttive in genere, a partecipare ad un’Assemblea generale che si terrà nei prossimi giorni, di cui seguirà futura comunicazione.
In ogni caso, sin d’ora, comunica che nella malaugurata ipotesi non si pervenga ad una soluzione ai problemi economici della S.S. Cavese 1919 srl - con conseguente ennesima estromissione dai campionati professionistici - non sarebbe accettata
alcuna ipotesi societaria post/fallimentare. Chi può, dunque, intervenga adesso. Per il rispetto di quei colori che da 92 anni si tramandano di generazione in generazione.
Associazione Sogno Cavese - Tifoseria aquilotta
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