Tu sei qui: Economia e TurismoSalernitana, tentazione Zeman
Inserito da (admin), martedì 22 aprile 2003 00:00:00
La sconfitta interna contro il Bari di sabato sera, che di fatto ha chiuso definitivamente il campionato della Salernitana, potrebbe essere definita paradossalmente la sconfitta della svolta. Il termine non è improprio, in quanto la settimana che è cominciata potrebbe riservare qualche novità dal punto di vista tecnico e societario. Il taciturno Varrella, che continua il suo personale silenzio stampa verso i giornalisti locali, potrebbe addirittura andare via, per lasciare il posto di nuovo a Zdenek Zeman. La voce è rimbalzata già sabato sera, anche se il capitano Luca Fusco ha tenuto a precisare che nulla era trapelato nello spogliatoio. Ma si sa, nel calcio tutto può succedere nel breve spazio di una telefonata. Resterebbe da conoscere la reazione di Zeman, che è ancora un tesserato a tutti gli effetti della Salernitana, pagato dalla società di Via Roma. Una cosa è molto probabile: Aliberti ci ha pensato, visto e considerato che il progetto Varrella è naufragato, insieme alle speranze di salvezza della Salernitana. I numeri parlano chiaro. Varrella ha collezionato 9 punti in 13 partite: un rendimento a dir poco disastroso. Il tecnico romagnolo è riuscito addirittura a fare peggio di Zeman per quanto riguarda la media punti collezionata. Varrella finora ha ottenuto soltanto una vittoria, contro il Lecce di Delio Rossi, ed ha pareggiato in sei occasioni. La Salernitana non ha mai abbandonato l'ultima posizione in classifica e la svolta dopo il calciomercato di gennaio non si è mai vista. Giocatori nuovi, allenatore nuovo, ma risultati disastrosi. L'eventuale ritorno di Zeman potrebbe essere dettato anche da logiche aziendali, visto che un eventuale rifiuto da parte del boemo significherebbe liberarsi di un ingaggio che pesa non poco sul bilancio della società. Staremo a vedere gli sviluppi di questa vicenda, che potrebbe vedere il ritorno del boemo proprio contro il Napoli, che all'andata fu battuto dalla Salernitana dei Vignaroli, Zoro e Tedesco, giocatori che ormai non fanno parte più della Salernitana. Ïntanto, la questione societaria va avanti, tra conferme e smentite di rito dei diretti interessati, vale a dire Calluori ed Aliberti. Nell'intervista rilasciata sabato scorso, l'impreditore Luigi Egidio Calluori ha di fatto espresso la volontà di entrare come socio nella Salernitana, anche acquisendo il 50 per cento. A tutt'oggi, la trattativa sembra bloccata, perché Aliberti non ha dato una risposta all'imprenditore di Fisciano, che potrebbe attendere questa settimana prima di ritirarsi definitivamente oppure sancire quest'accordo con il patron di San Giuseppe Vesuviano. Ma Aliberti è soprattutto preso dall'organizzazione del futuro. Ciò vuol dire scegliere un direttore sportivo ed un allenatore per il rilancio. Intanto, alle porte c'è la gara contro il Napoli. Un derby che assume pochissimi significati in chiave classifica per i granata, ma che è sempre importante per il prestigio, soprattutto nell'ottica delle tifoserie. Il derby non è mai una gara come le altre e la Salernitana dovrà cercare di onorare al massimo la sfida, che vedrà in ogni caso dei tifosi della Salernitana presenti sulle gradinate del San Paolo. Inoltre, il derby presenta anche tante sfide nella sfida. Stendardo, napoletano doc, scaricato forse troppo frettolosamente dalla squadra azzurra, vorrà dimostrare il suo valore davanti al pubblico della sua città. Nel Napoli gioca il fratello, Mariano. Altro motivo di interesse è quello legato al "toro di Sora", Pasquale Luiso, molte volte sul punto di indossare la maglia azzurra, desiderio che si è mai tramutato in realtà. Sarà una gara particolare anche per Antonio Maschio, cresciuto nelle giovanili del Napoli. Ma è chiaro che si tratta di piccole motivazioni. Il derby di sabato sera al San Paolo, infatti, sarà importante soltanto per il Napoli, che è ancora in lotta per non retrocedere. La Salernitana è fuori gioco già da troppo tempo. Praticamente, quest'anno non è stata mai in gioco.
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