Tu sei qui: Economia e TurismoSalernitana, la stagione dei rimpianti
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 1 aprile 2003 00:00:00
È la stagione dei rimpianti, delle occasioni perdute, delle opportunità non capitalizzate. Gli errori della società, la fallimentare gestione Zeman, le scarse motivazioni di alcuni calciatori, che hanno preferito lasciare la Salernitana, e le colpe di Varrella. Sono tanti i fattori che hanno spinto la squadra granata in fondo alla classifica, ad un passo dalla retrocessione in serie C. Ma, al di là di tutto, bisogna evidenziare anche lo scarso sostegno della fortuna, una componente in grado di mutare i destini di una squadra nel corso di una stagione. «Noi non molliamo. Insistiamo ancora, sperando nella fortuna. Ma questa stagione sembra davvero disgraziata», ha detto domenica scorsa Pasquale Luiso. Ed è proprio vero. La Salernitana ha gettato per strada tanti, troppi punti. Pali e traverse, infatti, stanno condizionando il torneo della squadra campana. Il primato della sfortuna spetta a Eddy Baggio. L'attaccante di Caldogno ha colpito i legni della porta avversaria in quattro occasioni. Se a Siena ed a Terni il risultato era già compromesso, contro il Messina i granata hanno perso punti. Sullo 0-0, infatti, Baggio colpì la traversa, prima di centrare il palo che poteva valere il pareggio, mentre nella stessa partita anche Vignaroli centrò il palo, prima del raddoppio siciliano. Il giocatore di Finale Ligure, nella sfida casalinga contro l'Ancona, vide infrangersi sempre sul palo i propri sogni-gol pochi minuti prima della conclusione della prima frazione. Nel secondo tempo, poi, Luiso regalò la vittoria ai dorici. Proprio il "toro di Sora", contro il Genoa, dopo una straordinaria rimonta della Salernitana, vide negarsi dal palo la meritata doppietta. Senza dimenticare, poi, la traversa di Maschio a Livorno, a pochi istanti dal triplice fischio. Ad Ancona, domenica scorsa, l'ultimo atto. In avvio di ripresa, il difensore Stendardo ha centrato il palo, con il portiere battuto, dopo aver calciato un beffardo diagonale che avrebbe meritato migliore sorte. La storia si è ripetuta qualche minuto più tardi. Protagonista Zoppetti, la cui violenta conclusione si è stampata sulla traversa. La Salernitana, insomma, in queste esibizioni avrebbe potuto raccogliere punti preziosi: 4 in più nella doppia sfida contro l'Ancona, 2 a Livorno, 2 con il Genoa e 1 a Messina. Ma altre opportunità la Salernitana le ha fallite dagli 11 metri. In questa stagione, infatti, i granata hanno calciato 5 rigori, segnandone soltanto 2, entrambi decisivi, contro Napoli e Triestina. Baggio, autore dei 2 gol, ha sbagliato il penalty domenica, per la prima volta in questo torneo. Ma, prima del giocatore di Caldogno, anche Luiso, a Palermo, sul punteggio di 1-1, e Vignaroli, nella sfida casalinga contro l'Ascoli, sullo 0-0, si erano lasciati ipnotizzare dal portiere avversario. Infine, c'è un altro dato non trascurabile. In questo torneo, la Salernitana non è riuscita a gestire il risultato in varie occasioni (Ascoli, Lecce, Catania, Venezia, Bari e Verona), subendo in 2 partite (Lecce e Verona) la rimonta degli avversari, mentre contro Catania e Venezia la squadra, allora allenata da Zeman, è stata costretta allo stop a tempo scaduto. Una vera e propria maledizione. Una serie impressionante di episodi negativi, dunque, che hanno frenato la rincorsa salvezza della Salernitana. Almeno 15 i punti lasciati alle avversarie. Punti che avrebbero potuto assicurare una classifica differente. Nella stagione nera dei granata, dunque, anche la sfortuna ha rivestito un ruolo importante.
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