Tu sei qui: Economia e TurismoSalernitana ko nel deserto
Inserito da (admin), lunedì 26 maggio 2003 00:00:00
La partita vera si gioca da altre parti, su altri tavoli. La partita vera è quella del futuro ed Aliberti non può sbagliare gli interpreti, dopo l'autentico fallimento di quest'anno. Il rilancio della Salernitana è qualcosa di più di un semplice auspicio. «Nella nostra storia mai caduti così in basso»: eloquente lo striscione esposto sabato sera in Curva Sud. Eloquente e veritiero. Contro il Cosenza è arrivata la settima sconfitta consecutiva, la nona all'Arechi. I punti in classifica sono rimasti 21, Varrella ne ha conquistati appena 9. Insomma, sono stati battuti tutti i record negativi. Difficile trovare squadre che hanno fatto peggio dalla A alla C2. Per la penultima esibizione all'Arechi, sono in pochissimi a voler sprecare il sabato con la Salernitana. Ci sono quasi più auto parcheggiate davanti al cinema Multisala, di fronte alla Curva Nord. Allo stadio i paganti sono poco più di 500, roba da partita di Eccellenza. E la Salernitana non fa nulla per dimostrare che la scelta di chi è rimasto a casa è sbagliata. L'inizio è sconcertante: la squadra in campo è svagata e paga anche le solite scelte strane di Varrella. La presenza di 4 ragazzi della Primavera nell'undici base dà più stimoli, ma ne fa difettare in esperienza. Ed in 10 minuti i granata riescono a subire due gol, dando la solita impressione di arrendevolezza. Due gol facili facili per il Cosenza. Il primo (11') è tutto di Lentini, che trova la lucidità per sfondare centralmente ed indovinare un tiro forte e preciso dai 30 metri. Il secondo è al 50 per cento di Lentini, che a destra si libera di Stendardo, che era andato a coprire il buco lasciato da Sardo, e mette al centro, dove Guidoni, solissimo, gira in gol di testa (14'). Inutile e goffo il tentativo di Marruocco, che finisce in rete con tutto il pallone. La Salernitana si riprende appena un po' dopo la mezzora, con i giovani che cominciano ad inquadrare la partita. Ma l'unico vero sussulto si registra nell'azione del rigore. Molinaro è messo giù da Parisi e si procura il rigore. Maschio trasforma con qualche brivido, con Srnicek che si allunga e sfiora il pallone. Poi è ancora il Cosenza è rifarsi pericoloso, con Tedesco su punizione (45'). Marruocco si ricorda di essere un portiere, alzando sulla traversa. Nel secondo tempo, Varrella lancia un altro giovane, facendo esordire Improta, che prende il posto di De Crescenzo. La partita si trascina stancamente. La Salernitana non ha stimoli, qualcuno in più ne ha il Cosenza, che spera in un clamoroso reinserimento nella lotta per la salvezza. Lentini fa ancora soffrire Sardo. Si procura e batte una punizione (9'), che serve a Marruocco per rispondere ai fischi, giustificati, dei tifosi. Supporters che prendono di mira anche l'ex Tedesco, un po' per la cessione polemica di gennaio, un po' per voler esorcizzare i momenti magici della serie A. Sono solo gli ospiti a spingere e sempre dalla parte di Lentini, che, complice la pochezza difensiva della Salernitana, sembra tornato quello dei tempi d'oro. L'unico a farsi vedere in attacco è Improta, un giovane che fa due belle cose. Sono proprio i giovani granata a dare una scossa alla squadra, mettendo in campo tanta volontà ed alcuni buoni spunti individuali. É l'unica nota lieta.
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