Tu sei qui: Economia e Turismo"Ridateci il girone B"
Inserito da (admin), venerdì 30 maggio 2008 00:00:00
«Il primo tassello è andato al suo posto. Ora attentiamo che si concretizzi anche il secondo obiettivo che ci siamo prefissi: l'inserimento nel girone B». Antonio Della Monica, patron della Cavese, dopo l'arrivo del tecnico Camplone, auspica che la Lega faccia tornare la squadra blu foncé nel raggruppamento meridionale della terza serie dopo il calvario dell'ultima stagione. «Abbiamo avanzato la nostra richiesta a Macalli motivandola. Abbiamo dovuto affrontare, come altre realtà a noi vicine, dirottate al Nord, costi di gestione esorbitanti rispetto a nostre colleghe del girone B. Di questi tempi urge una ridistribuzione territoriale del calcio della serie C che tenga conto di queste esigenze economiche».
Ed in Della Monica c'è anche tanta voglia di rivivere tutti quei derby che da qualche tempo a questa parte si è cercato di evitare per motivi di ordine pubblico. «Per salvare il calcio ai nostri livelli, dobbiamo riportare sugli spalti le folle di qualche anno fa. Ed i derby aiutano a compiere questo miracolo. Per quel che riguarda la sicurezza negli stadi, è un falso problema. Gli strumenti per garantire l'incolumità degli sportivi ci sono e si può ora tornare ai vecchi gironi. Per fare spettacolo e per fare incassi, oggi più che mai necessari». La linea della buona gestione dell'"azienda" Cavese di Della Monica continua ad essere la stessa. Abbattere i costi e programmare, con un budget che dovrebbe quest'anno mantenersi nel milione e mezzo di euro, una salvezza tranquilla.
Un obbiettivo che ha accontentato Andrea Camplone. Commenta Della Monica: «A convincerlo sono state le nostre idee chiare e, soprattutto, un progetto "realistico" in questi tempi di vacche magre. Noi pensiamo di aver fatto una scelta giusta e che questa stessa scelta ci ripagherà con un campionato ricco di soddisfazioni. Sotto ogni punto di vista. La squadra deve subire pochi ritocchi e di questi saranno protagonisti giovani calciatori di nostra proprietà, che vogliamo valorizzare proprio nell'ottica di produrre "attivo" nelle casse della società. Mi ha fatto piacere che un allenatore emergente e con tanta voglia di crescere com'è Camplone sia stato ammaliato dal nostro progetto. E che abbia accettato di affiancarci in questo percorso».
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