Tu sei qui: Economia e TurismoPari amaro per la Cavese, si complica la corsa salvezza
Inserito da Andrea De Caro (admin), lunedì 19 aprile 2010 00:00:00
Un pareggio di “rigore” rimanda le speranze salvezza della Cavese, che dovrà ancora sudare tanto per cercare di evitare i playout. Contro l’Andria dell’ex Papagni gli aquilotti non sono riusciti a conquistare l’intera posta in palio, nonostante Turienzo sia riuscito a sbloccare il match e sfatare il “tabù rigori”. Tutto inutile, poiché anche gli ospiti hanno usufruito di un calcio dagli 11 metri con Sy. Ed alla fine il pareggio è giusto.
La Cavese parte forte e subito Turienzo lancia in verticale Insigne, che di prima intenzione prova il tiro a girare, ma non inquadra la porta. All’8 è invece Schetter a provare a beffare Spadavecchia direttamente da calcio d’angolo, ma l’estremo difensore dei pugliesi è attento e con i pugni sventa la minaccia. La Cavese gioca e prova a sfondare sulle due fasce, ma la difesa dell’Andria fa buona guardia. I tanti falli a centrocampo spezzettano troppo la gara a danno dello spettacolo che latita. A smuovere un po’ la noia della partita è Charietti al 22’ con una girata che finisce abbondantemente fuori. La risposta della Cavese non si fa attendere: Insigne allarga sulla destra per Favasuli, che sbilancia il diretto avversario prima di effettuare un insidioso tiro cross su cui Turienzo non arriva di un soffio. La partita s’incattivisce ed i falli si susseguono pericolosamente con qualche mischia di troppo. L’arbitro lascia correre sorvolando su alcuni interventi duri che inaspriscono ulteriormente la partita. Soltanto al 30’ arriva il primo cartellino giallo, sbandierato a Bacchiocchi per un’entrata da dietro su Chiaretti a centrocampo. L’unico sussulto della gara lo regala sul finire Radi con una punizione da posizione molto decentrata, quasi un calcio d’angolo, che costringe Spadavecchia agli straordinari.
Nella ripresa mister Stringara manda subito dentro Cruz al posto di Insigne, ma sono gli ospiti a rendersi pericolosi grazie ad un erroraccio di D’Orsi che dà via libera a Rizzi, la cui conclusione scheggia il palo. Al 3’ è Chiaretti a sprecare, tutto solo in piena area, un’ottima palla gol, sparando la sfera alta sopra la traversa. Sul ribaltamento di fronte è Radi su punizione a mettere i brividi all’estremo difensore ospite. Poco dopo Favasuli entra in area dalla destra e viene steso da dietro da Sibilano. L’arbitro fischia l’estrema punizione tra le proteste degli ospiti. Sul dischetto va Turienzo, che non sbaglia e realizza il primo dei 3 rigori concessi quest’anno alla Cavese. Al 24’ mister Stringara manda in campo Maiorano al posto di Schetter ed è proprio l’ultimo entrato a mettersi in mostra con cross su cui Cruz di testa arriva con un attimo di ritardo e non riesce a trovare lo specchio della porta.
Al 38’, però, l’ex Pierotti si libera di Radi ed effettua un cross dalla destra verso il centro, dove c’è un doppio contatto-strattonata Cipriani-Lacarra e Nocerino-Anaclerio. L’arbitro non ha dubbi ed indica il dischetto. Dagli 11 metri va Sy, che spiazza Russo e riporta in parità il risultato. Una doccia fredda per la Cavese, che prova comunque a reagire. L’unico tentativo è di Maiorano, che trova pronto Spadavecchia. La partita finisce qui, mentre la lotta per la salvezza della Cavese continua.
Stringara: «Peccato, siamo stati dei polli. La crisi societaria non c’entra»
Bisognava vincere per tanti motivi, ma soprattutto per evitare lo spettro dei playout ed avvicinarsi alla salvezza. Invece è arrivato uno scialbo pareggio, che mantiene immutata la classifica della Cavese e lascia un grande rammarico tra i tifosi biancoblù. «Dispiace a tutti per questo risultato - ammette Stringara - poiché fino a pochi minuti prima della fine dell’incontro eravamo vicini alla salvezza ed eravamo riusciti a fare quello che c’eravamo prospettati. Invece devo commentare un pareggio che ci blocca nella stessa situazione di prima in classifica. Siamo stati un po’ polli a lasciare lo spazio per il cross a Pierotti da cui è scaturito il calcio di rigore. Dispiace anche perché di occasioni ne abbiamo create diverse, sia nel primo tempo con Insigne dopo pochi secondi di gioco che nella ripresa. Peccato, però va detto anche che l’Andria è un’ottima squadra, tosta e con buoni valori tecnici. Anzi, l’Andria mi è piaciuta di più del Portogruaro».
Basterebbe quest’ultima frase per spiegare in maniera generale il perché di questo pareggio, ma il tecnico Stringara ci tiene anche a puntualizzare che le varie vicissitudini societarie non hanno minimamente influenzato i propri calciatori. «Questo è uno spogliatoio solido. I malumori sono venuti fuori soltanto una volta, dopodichè tutti si sono concentrati solo sul campo. Certo è che qualche problema c’è, ma posso garantirvi che siamo tutti compatti. Il nostro obiettivo è la salvezza e non ci resta che continuare a combattere. Questo pareggio non è assolutamente un campanello d’allarme, ma la realtà. Tutti noi pensavano di poter fare qualcosa di più».
Tre gare ad alta tensione contro dirette concorrenti per la salvezza, ad iniziare dalla trasferta di Giulianova. «Sappiamo tutti che è uno scontro diretto e che ci troveremo di fronte una squadra giovane che corre tanto. Hanno vinto fuori casa contro il Pescina e questo vuol dire che non vanno sottovalutati. Da qui alla fine ci attende un mini-torneo contro altre squadre che lottano per evitare i playout. Per questo dico che è inutile ipotizzare punti o quote salvezza. Bisogna soltanto concentrarsi partita dopo partita».
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