Tu sei qui: Economia e TurismoPari a Pistoia, Cavese al 3° posto
Inserito da Gianluca Barni (admin), lunedì 20 aprile 2009 00:00:00
Una Cavese dai ritmi blandi conquista un punto al "Melani" contro una Pistoiese dai due volti. Gli uomini di Torricelli sono passati casualmente in vantaggio. Sino a quel momento, infatti, a meritare ai punti era stata la Cavese, formazione più quadrata e padrona autorevole del campo, pur manovrando sotto ritmo.
Sospinta da un Tarantino ispirato, la compagine aquilotta ci aveva provato al 7’ (cross dell’ex attaccante della Lucchese dalla sinistra e pericoloso colpo di testa di Schetter) ed al 18’ (conclusione dalla distanza di Favasuli, finita abbondantemente alta). Ma al primo tentativo è la Pistoiese a sbloccare lo 0-0 di partenza: è il 23’ allorché, su rimessa laterale di Bartolucci, Dal Rio salta ma non riesce a colpire il pallone, due calciatori della Cavese si scontrano, la palla finisce a Guerri, solo soletto davanti a Petrocco. Con la freddezza di un bomber, il centrocampista insacca. Il calcio spesso è strano ed anche per questo particolarmente affascinante. Al 25’, su angolo del solito Tarantino, è ancora Schetter a tentare l’inzuccata vincente. Il pari arriva 10 minuti dopo: fallo igenuo di Ghinassi al limite dell’area, Tarantino sorprende una barriera troppo numerosa con un rasoterra che Bindi non vede neanche partire. Al 42’, infine, nuovo colpo di testa portato da Bernardo, ma con scarso esito.
Ci si attenderebbe qualche cambio da parte di Torricelli nella ripresa ed invece al ritorno sul terreno di gioco le due squadre hanno i medesimi effettivi. E stavolta sono gli arancioni, più motivati anche per i risultati a loro sfavorevoli che giungono da Castellamare di Stabia e Potenza, ad avere subito un’occasione colossale: al 6’, infatti, Palermo inventa un pallonetto a scavalcare la difesa che si trova impreparata su Dal Rio. Il centravanti entra in area, con tutto il tempo di stoppare il pallone e calciare verso lo specchio di porta, con Petrocco in disperata uscita, ma il centravanti, di collo destro, alza incredibilmente sulla traversa. Non passano neanche 60 secondi ed è la Cavese a procurarsi la chance di passare in vantaggio: Bernardo conclude sotto misura, ma Bindi dice no.
La Pistoiese migliora, sebbene lentamente, la qualità del proprio gioco, ma è la Cavese al 13’ ad avere un’altra grossa opportunità da rete, grazie ad una zuccata di Schetter dai 10 metri che Bindi para a terra. Entra Bellazzini ed i padroni di casa spingono decisi, mentre la Cavese pare col fiato corto. Arancioni che, però, hanno difficoltà a giungere al tiro. Ma al 37’ la Pistoiese va vicinissima al 2-1: Bellazzini conclude col suo mancino, il pallone danza davanti alla linea, ma Guerri, a porta spalancata, mette a lato. Spingono sull’acceleratore gli uomini di Torricelli: su traversone di Fautario dalla sinistra, Dal Rio colpisce a botta sicura con la testa, ma la palla lambisce la base del palo alla destra dell’estremo difensore avversario.
Camplone bacchetta i suoi: «Affrontata la gara senza la mentalità giusta»
Questione di differenti motivazioni. Andrea Camplone prova a dare questa spiegazione del pari che la sua Cavese ha raccolto al "Melani". No, non è rimasto contento della prova dei suoi calciatori il tecnico della squadra campana. E non lo manda a dire. «Probabilmente - asserisce - pensavano che questa partita fosse più facile di quel che poi è stata. Se non entri in campo con la mentalità giusta, poi finisce che il divario tecnico, che c’è ed è notevole ed è tutto a nostro vantaggio, non si nota. Questione di motivazioni diverse. La Pistoiese sapeva di essere quasi all’ultima spiaggia, noi siamo entrati in campo compassati, non cattivi come avremmo voluto. Non è stato bello, ma è stato così».
L’allenatore, a tratti, è spietato nell’analizzare la prestazione: «C’è andata bene, lo possiamo ben dire. Se non avessimo trasformato quella punizione con Tarantino, avremmo potuto uscire anche sconfitti. La Pistoiese ha creato alcune ottime palle-gol. I giocatori arancioni giocavano col coltello tra i denti, determinati ad ottenere punti importanti, noi eravamo senz’altro più morbidi, pur mantenendo il possesso-palla. Loro giocavano di spada, noi col fioretto per intendersi».
Camplone spiega così il modulo di partenza: «Siamo entrati in campo con il 4-2-4, ma con l’intenzione, visto che ne avevamo parlato a lungo in settimana durante gli allenamenti, che se ci fossimo trovati in difficoltà ci saremmo messi a 3 a metà campo. Non è stato semplice affrontare questa Pistoiese perché Torricelli è un trainer che ama cambiare, e molto, in corsa. Ma ripeto: non eravamo la vera Cavese. Giocassimo ancora così, rischieremo di prendere qualche ceffone. E questo non lo vogliamo. Abbiamo regalato sul gol. Due nostri calciatori si sono scontrati, il pallone è finito sui piedi di Guerri, che ci ha punito».
IL TABELLINO
Pistoiese (4-4-2): Bindi 6; Di Berardino 6, Fiasconi 6, Ghinassi 5,5, Bartolucci 5,5 (22’ st Fautario 6); Breschi 6, Muwana 6, Palermo 6 (15’ st Bellazzini 6), Guerri 6; Della Penna 5,5 (28’ st Cortese sv), Dal Rio 5,5. A disp.: Mareggini, Femiano, Lanzillotta, Bianchini. All.: Torricelli 6.
Cavese (4-2-4): Petrocco 6; Frezza 6, Farina 6, Cipriani 6, Lacrimini 6; Alfano 6 (28’ st Scartozzi sv), Favasuli 5,5; Schetter 6, Bernardo 5,5, Aquino 6, Tarantino 6,5 (30’ st Romeo sv). A disp.: Sorriso, Pierotti, Ischia, Nocerino, Riccio. All.: Camplone 6.
Arbitro: Ruini di Reggio Emilia 5,5.
Reti: pt 23’ Guerri (P), 36’ Tarantino (C).
Note: spettatori 1.371 per un incasso di 13.510 euro. Espulso Breschi al 49’ st per somma di ammonizioni. Ammoniti Ghinassi, Frezza, Breschi, Alfano, Schetter. Angoli 6-2 per la Cavese. Recupero: pt 0’; st 5’.
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