Tu sei qui: Economia e TurismoOrdine e disciplina, le regole di Sasà
Inserito da (admin), venerdì 21 luglio 2006 00:00:00
Inflessibile, concentrato, sempre 10 metri dietro il gruppo. Lasciato alle esercitazioni messe a punto con il suo secondo, Di Napoli, che impartisce gli ordini, mentre lui scruta, osserva senza farsi sfuggire un particolare. Non vola una mosca in campo: ordine e disciplina la fanno da padrone. Non c'è scampo neppure per i fotografi: «Per cortesia stiamo lavorando». Prendere o lasciare, questo è Sasà Campilongo. Fama da duro e bravura a iosa. L'hanno capito subito i nuovi arrivati - i vecchi non avevano bisogno di scoprire nulla - costretti agli straordinari nell'intrigante impianto di Montefiascone, nonostante la breve pausa dovuta al ritardo di due ore rispetto all'arrivo fissato: pranzo rapido, sistemazione nelle camere e via a sgobbare. Prima una mezzoretta di esercitazioni tecnico-tattiche, poi i "maledetti" gradoni che induriscono i muscoli, ma fanno accumulare tanta benzina per quando servirà. Ovvero a campionato iniziato. Per ora zitti e pedalare. Allenamento differenziato per Aquino, che sta osservando un programma specifico di riabilitazione dopo l'asportazione di liquido dal ginocchio.
Fissato il calendario delle amichevoli: si comincia il 26 con una sfida in famiglia, replica il 30 ed il 3 agosto con avversari da definire. Poi i due impegni "tosti" a distanza ravvicinata: il 6 a Norcia contro l'Arezzo, il 10 a Fiuggi con gli amici del Frosinone. E non finisce qui: al ritorno in sede allenamenti l'11 ed il 12, il giorno dopo debutto in Coppa, prima di una meritata pausa di tre giorni. Ma il 17 si riprende con il ritiro, a Serino con allenamenti a Cava, fino al giorno prima dell'esordio in campionato. Dopo un'assenza dalla C1 durata 20 lunghissimi anni, questo era il minimo, anche perché la voglia di confermare la categoria supera qualsiasi disagio, come spiega il loquace Nicola Dionisio, che prima di giungere a Montefiascone ha chiuso tre operazioni in uscita: Sanetti al Celano ed i giovani D'Amico e Falcone al Sapri. «Vogliamo salvarci in fretta - ha spiegato il diesse metelliano - e ne abbiamo i mezzi. In molti mi chiedono di operazioni in entrata, posso dire che abbiamo due giocatori per ruolo e siamo a posto così. Rimpiazzeremo solo eventuali partenze». E le prossime potrebbero essere addirittura tre: Di Bonito, Manzo e Volpecina, con destinazione Nocerina. Stavolta Dionisio conferma: «C'è un discorso iniziato già a Cava e che stiamo approfondendo, vedremo».
Ed in entrata? Bocche cucite, ma una telefonata in arrivo da Frosinone lascia immaginare un ritorno di Cipriani. L'alternativa è rappresentata da Stendardo, l'anno scorso al Bellaria. Allenamento, mercato, e poi? Le prospettive della Cavese. Ancora Dionisio: «Faremo bella figura, quasi sicuramente nel girone B, che è quello più duro e più intrigante. Segnatevi questi nomi: De Simone, un giovane attaccante che per pochi giorni non è nato nel 1990, Andreozzi, Pane e Cuomo. Fra qualche anno saranno in serie A. Ma questa sarà la stagione di Schetter, la sua consacrazione definitiva. Si parlerà di lui e della Cavese, accetto scommesse». Dopo il lavoro al campo, rientro in albergo, dove ad accogliere la Cavese si è presentato il sindaco Fernando Fumagalli. Ieri a Montefiascone era festa patronale, città bloccata e clima festoso. Oggi si riprende già alle 9 del mattino per replicare nel primo pomeriggio: il sergente Campilongo non ammette deroghe.
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