Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, Stellone spiega perché non segna
Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 10 ottobre 2002 00:00:00
È all'inizio della quarta stagione nel Napoli. Sinora ha totalizzato 67 presenze e 23 gol. Decisamente poche le presenze, ma Roberto Stellone (nella foto) è stato sfortunato: i problemi al ginocchio (il più serio, la lesione del crociato anteriore) gli fecero disputare solo tre gare in A, nella stagione 2000-01. Considerando il suo valore, poche anche le reti, ma spesso gioca troppo lontano dalla porta avversaria. Per bravo che sia, non pensa che è impossibile fare tutto da solo: prendere il pallone, impostare ed andare a concludere? «Ho calciato poco o niente in porta». È soprattutto da lei che i tifosi si aspettano i gol. «Nelle ultime tre gare ho tirato in porta solo in un'occasione: un colpo di testa, sabato scorso». Non dovrebbe essere lei il principale punto di riferimento in attacco? «In questo periodo abbiamo praticato questo tipo di gioco. Lancio lungo ed io che tento di deviare la palla di testa per un centrocampista che si inserisce in attacco». Sinora, i risultati sono stati deludenti. «È anche colpa della sfortuna. Contro il Cosenza abbiamo costruito cinque-sei occasioni da rete, ma siamo stati sfortunatissimi». Spesso, partendo da lontano, lei si intestardisce, tentando di dribblare due-tre avversari... «È vero, partendo da dietro si fa fatica. Se giocassi sul filo del fuorigioco, sarebbe tutto più facile». Ha parlato con Colomba? «In queste partite si è scelto di giocare così. Tra l'altro, contro Cosenza e Sampdoria siamo passati in svantaggio. È stato estremamente difficile inserirsi nelle loro difese. Mister Colomba (nella foto) non mi dice di stare indietro. È il gioco che mi porta ad arretrare. Comunque, fin quando si fa risultato, poco importa se Stellone segna o se è uomo-assist». Per ora, dopo quattro gare, il Napoli si è rivelato squadra più brava in trasferta che al San Paolo. «Quattro punti fuori su sei ed uno solo in casa su sei. Il massimo? A Bari. Domenica giocheremo a Verona. Fuori casa cercheremo di riprenderci quanto sciupato a Fuorigrotta». È un problema serio quello evidenziato anche da Colomba: il Napoli non sa governare una partita. Va meglio se deve ripartire. «Sta accadendo quanto avvenne nello scorso campionato. Fuori casa ci trovavamo più a nostro agio. Significativo il fatto che vincemmo fuori lo stesso numero di incontri vinti in casa: otto». Dunque, si va a Verona per prendere i tre punti? «Non sarà facile per vari motivi, ma ci proveremo». Quali i motivi? «Innanzitutto, il valore del Verona. È una squadra retrocessa che ha cambiato poco. Un vantaggio». Anche il Napoli ha cambiato poco...«Un vantaggio anche per noi. Quanto ai motivi di difficoltà, il Verona è reduce da una sconfitta e, poi, ci sono i soliti problemi ambientali». Non le sembra atipico per una squadra essere più brava fuori casa? «Sì, ma se si vince spesso fuori e non si perde in casa, si può andare egualmente in serie A. Continuo a crederci fortemente. Avessimo preso tre punti col Cosenza...». Zaccheroni ha detto che per il Napoli sarà faticoso ritornare in A. «Lo sarà per tutti». Perché non calcia lei i rigori? «C'è Sesa». E se non dovesse esserci? «A Siena sbagliai un rigore. Se mi chiederanno di ribatterli, ci rifletterò». Domenica farà nuovamente tandem con Floro Flores. «È forte. Farà carriera, se avrà pazienza». E Dionigi? «Non portiamogli fretta. Sta bene ed aspetta il suo momento».
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