Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, Stellone ed Artistico sotto i ferri
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 26 marzo 2002 00:00:00
Stellone ed Artistico entrambi domani dal chirurgo per operarsi al ginocchio destro. Per Stellone (nella foto in alto) la decisione ieri, a Roma, alla fine di un controllo anticipato di un giorno rispetto all'appuntamento già preso col professor Mariani. Ma per il Napoli non è stata una sorpresa: se l'aspettava, più che un timore era una certezza l'addio dell'attaccante. Perché di addio si tratta: dopo l'artroscopia per determinare l'origine del dolore a quel ginocchio (quasi certamente l'intervento interesserà il menisco esterno), infatti, Stellone ne avrà più o meno per due mesi. Il menisco esterno, si sa, rispetto a quello interno richiede tempi un po' più lunghi per il recupero completo e ciò vuol dire che Stellone potrebbe essere pronto a fine maggio, col campionato che si chiude il 2 giugno. E poiché, comunque vada, il Napoli sarà costretto a cedere i giocatori con miglior mercato, ecco che il gol al Cittadella è stato l'ultimo del bomber in maglia azzurra. Insomma, ufficialmente accadrà soltanto a giugno, ma di fatto il Napoli e Stellone si sono già salutati. Anche Artistico ha concluso la sua corta ed evanescente carriera napoletana. Pure lui, infatti, dopo il consulto bolognese ha fatto sapere che domani il professor Marcacci interverrà sul menisco esterno del ginocchio. Nessuna sorpresa anche stavolta: Artistico, infatti, era arrivato a Napoli già «lesionato», tant'è che, grazie ai sanitari, il contratto col Crotone prevede uno sconto in caso d'intervento. Stavolta, insomma, in quanto a sfiga il Napoli si è davvero superato: due giocatori, due attaccanti della stessa squadra che si operano contemporaneamente è davvero cosa rara. Per carità, nessuno può entrare nel merito della necessità o meno delle operazioni, tanto meno nel diritto degli interessati a tutelare la salute propria, però sorge spontanea una domanda: col Napoli in lotta per la promozione, De Canio avrebbe perso allo stesso modo i due attaccanti? In breve, certa, antica e risaputa l'indicazione chirurgica per entrambi, Stellone ed Artistico avrebbero stretto ancora una volta i denti ed avrebbero continuato a giocare sul dolore, oppure sulle loro decisioni ha pesato lo scivolamento della squadra al settimo posto, a dieci punti dalla quarta, e, chissà, forse anche la voglia di pensare ad essere sani e belli, altrove, per la prossima stagione? Speriamo di no. Se così fosse, infatti, gli addii di Stellone ed Artistico potrebbero innescare desideri di fuga generalizzati ed assai pericolosi. Per De Canio il rischio non esiste: «Ognuno, fosse anche per se stesso, deve trovare le motivazioni giuste per raggiungere il migliore risultato che si può». Ma la preoccupazione è stampata chiara - anzi scura - sul volto dell'allenatore. «Stellone ed Artistico (nella foto al centro) non ci saranno più? Non cambia molto, visto che mi è capitato spesso di non poter contare su di loro, su Stellone soprattutto», spiega l'allenatore. Ma nelle sue parole c'è sicuramente più amarezza, più rabbia che rassegnazione.
CORBELLI-NALDI, GRANDI MANOVRE
Ricapitalizzare e poi cedere tutto all'imprenditore napoletano
Gli esperti dello studio Giordano lavorano a Soccavo. Una "due diligence" accurata richiede tempo e pazienza: bisogna andare a fondo, scoprire le pieghe dei conti e stilare un rapporto preciso. Un primo conto sommario porterebbe alla cifra di 47 milioni di euro, naturalmente alla voce perdite. Una voragine che l'amministratore giudiziario Minervini chiederà all'assemblea di colmare. La via da percorrere è quella della ricapitalizzazione: capitale sociale azzerato e richiesta di partecipazione avanzata ai soci. In testa la Napoli S.A., lussemburghese di proprietà di Corbelli (80%) e Naldi (20%), che detiene la maggioranza del club azzurro. Anche i soci di minoranza sono chiamati a partecipare: se l'azionista di maggioranza non partecipasse alla ricapitalizzazione, c'è la possibilità che la richiesta possa essere girata proprio ai «piccoli». Ma Minervini, prima ancora di coinvolgere la minoranza, se trovasse un «no» alla ricapitalizzazione potrebbe decidere di portare i libri in tribunale. Il giorno della svolta sarà il 16 aprile, quando si svolgerà la nuova assemblea dei soci. Per quella data lo screening sui conti dello studio Giordano potrebbe essere concluso, una cifra realistica del debito dovrebbe essere accertata, la richiesta di ricapitalizzazione potrebbe essere circostanziata. Saranno pronti Corbelli (nella foto in basso) e Naldi a versare denaro tramite la società lussemburghese? O sarà il grande giorno dei piccoli soci? Ed è vero che Naldi possiede una minima quota di azioni «italiane» che gli consentirebbero di aggirare l'ostacolo lussemburghese e partecipare in proprio alla ricapitalizzazione? Questione di tempo, poco, prima di sciogliere il nodo che strangola il Napoli. Si dice che ci siano imprenditori già pronti ad aspettare che venga attivata la procedura di liquidazione per scendere in campo. Tornano a galla le solite voci legate alla voglia di calcio di Mario Maione, alla passione di Luis Gallo, a un rigurgito d'orgoglio di Corrado Ferlaino. Ma c'è chi rispolvera le cordate d'un tempo, compresa quella che conduce a Diego Della Valle, trascinato nella passione azzurra dal vecchio amico Mastella. Ma tutto questo passerebbe per lo scalino più basso, quello della liquidazione. Prima di arrivarci bisogna scoprire cosa accadrà e, soprattutto, se Corbelli e Naldi avranno voglia e capacità di iniettare ancora denaro in un club che ne brucia quantità inesauribili. Sembrava che i nuovi soci fossero ai ferri corti. Pareva che Naldi e Corbelli non avessero più voglia di andare avanti. Ed invece nelle ultime ore c'è stato un poderoso riavvicinamento: un incontro ieri, un altro già fissato per la prossima settimana, al quale potrebbe partecipare lo stesso Corbelli. Ieri gli avvocati Palumbo e Mainardi hanno formalizzato la rinuncia a ricorrere al Tribunale del Riesame per la vicenda Telemarket, un'apertura che potrebbe preludere alla revoca dei provvedimenti restrittivi nei confronti dell'imprenditore. Dopo Pasqua, Corbelli potrebbe riprendere l'attività e, soprattutto, garantire per il futuro del club. Si dice che il finanziere milanese Francesco Micheli, oggi conosciuto per l'avventura E-Biscom, ma noto nel mondo degli affari soprattutto per la prima scalata ostile nella Borsa italiana (Bi.invest), sia pronto ad affiancare Corbelli, il quale, però, dopo aver salvato il Napoli confermerebbe la voglia di mollare il club. E potrebbe cederlo proprio a Salvatore Naldi, che aspetta fiducioso. Anche i tifosi aspettano con ansia. Il tribunale, invece, non aspetta: ha bisogno di certezze.
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