Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, l'amaro ‘day after' di De Canio
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 5 marzo 2002 00:00:00
«Se Empoli e Ternana sono da serie A, lo è anche il Napoli», disse Corbelli (nella foto in alto) prima di far visita alla squadra nel ritiro a Brusson. Il tempo di arrivare, di incontrarsi con De Canio, e Corbelli mutò versione: «Non chiederemo a De Canio l'immediata promozione, perché non siamo in grado di fare acquisti». Appare evidente che tanti hanno dimenticato la versione riveduta e corretta del presidente. Da luglio ad oggi, sono trascorsi circa otto mesi e c'è chi ha la memoria corta e la lingua lunga. Scordarello lo è anche un po' Corbelli. Sabato scorso ha dichiarato: «Il nostro futuro non può prescindere dal ritorno in serie A». Questione di soldi, questione di investimenti. Ovvero, dovrebbe essere la squadra a finanziare la società che continua ad essere povera. Assurdo, ma vero. Non bastasse, sono in tanti ad aver dimenticato che De Canio, sin da Brusson, disse: «Questa squadra non è in grado di lottare per la serie A, in quanto monca e poco omogenea». È vero, questa squadra è andata vicina alla zona-A, ma è stato quello lo sforzo massimo prodotto da un organico composto sì da cognomi illustri per la B, ma i cognomi non fanno punti. Altrimenti basterebbe mandare in campo, da solo, Maradona! Sono sufficienti per far meglio complessi più organizzati, le cui individualità si conoscono da tempo, che non patiscono infortuni a catena, arbitraggi contro e problemi societari: Como e Modena docent. Di Vidigal si sapeva che, dopo l'infortunio, avrebbe segnato il passo. Stellone? Non ha mai potuto dare quanto è in grado di dare a causa degli infortuni. Moriero e Saber, che avrebbero dovuto fare la differenza in B, beh, limitiamoci a dire che non l'hanno mai fatta. Per non parlare della sequela di incidenti: se Baccin si spacca un piede, se Saber si rompe una spalla, se Bocchetti si frattura il perone, che colpa hanno De Canio ed i medici? Dunque, senza far sentire eroe chi, comunque, qualche colpa ce l'ha (allenatore e squadra), bisogna dare atto che è stato fatto tanto, forse al di là dei pronostici. Adesso, qualcuno potrebbe dire: che fa De Canio (nella foto al centro), ora, ci crede? Chiede di non mollare? «Cosa dovrei dire, pensiamo al prossimo campionato? Bisogna provarci, anche - afferma il tecnico - se sarà difficile. Già abbiamo recuperato questo svantaggio. Farò leva su tutti quelli che hanno lottato con me fino ad oggi, che già hanno recuperato uno svantaggio simile. Non sarebbe giusto scaricare chi è in difficoltà come Vidigal: accusa un calo fisiologico. Capita a tutti i calciatori che vengono da gravi infortuni. Punto sulle motivazioni di ciascun singolo per ritornare a vincere. Purtroppo, i continui infortuni non ci permettono di allenarci tutti insieme. Non bastasse, non è semplice affrontare tante partite in inferiorità numerica. Infine, qualche calciatore è fuori condizione». Lei ha detto: «Chi molla, va a casa». «Non posso accettare che qualcuno non creda nel lavoro. Si deve continuare a lottare ed a soffrire: otto punti di svantaggio sono tanti, ma resta la nostra volontà di tornare in A. Dobbiamo riprendere a vincere, comunque, ma soprattutto mantenere il risultato e finire le gare in undici». Domenica il match con la Salernitana. «Sarà come quello d'andata, infuocato. La Salernitana, in questo momento, è in gran forma e ha la fortuna di avere un organico integro, che le permette di dare continuità al rendimento». Lei ha già incontrato Corbelli. «Al momento è tutto fermo, perché lui è impegnato in altre cose. Gli ho chiesto di parlare del futuro, gli ho dato la mia disponibilità a rimanere a Napoli. Sono interessato ai programmi della società. I miei verranno di conseguenza». Ma quali programmi può varare una società che punta a tornare in A per dar loro corpo? Non bastasse, ha avuto inizio una duplice, farsesca corsa (fronte Corbelli e fronte Naldi) verso i posti che contano, da parte di personaggi che già in passato hanno avuto ruoli nel Napoli. Con miseri risultati.
STELLONE TORNA A SORRIDERE
Positivo il consulto medico a Roma dal prof. Mariani
«Puoi riprendere ad allenarti»: le parole del professor Mariani hanno fatto tornare il sorriso sul volto di Stellone. Non è che tutto sia passato. Il dolore ed il fastidio rimangono e nessuno ha escluso che, in un prossimo futuro, la situazione non possa peggiorare o degenerare, che non possa esserci la lesione del menisco esterno del ginocchio destro. Per ora, si procederà con allenamenti controllati e con terapia farmacologica. Poi, si valuterà. Il bomber non vede l'ora di ritornare in campo. Per il Napoli, per se stesso. Ha una voglia matta di giocare tante partite, di seguito, senza stop; ha un impegno di Corbelli di riparlare del suo contratto «quando avrai segnato dieci gol». È a nove. «Sono soddisfatto - osserva Stellone (nella foto in basso) - di quanto mi ha detto il professor Mariani. Ha dichiarato che non c'è alcunché di preoccupante. Dovrò curarmi e potrò riprendere gli allenamenti con cautela. Mariani ha parlato con il dottor Violante. Ora, spetterà a lui seguirmi». Non c'è frattura del menisco? «No, mi ha detto che non c'è niente al menisco». Dunque, Stellone potrebbe addirittura essere utilizzato contro la Salernitana? «È presto per dirlo. Vedremo come procederanno le cose. C'è una settimana per valutare l'evolversi della situazione». Migliorerà con la sola cura farmacologica, concordata con il dottor Violante, o occorrerà intervenire, sia pure in artroscopia? Da stamattina, l'attaccante sarà sottoposto a trattamento antinfiammatorio. Dal pomeriggio, potrà riprendere gli allenamenti con la necessaria cautela, per evitare che la parte s'infiammi ulteriormente. Saranno, poi, i sanitari del Napoli a tenere sotto controllo l'evolversi della delicata situazione. Mariani ha fatto tornare il sorriso sul volto di Roberto. Ha confermato la gonalgia post-traumatica, diagnosticata dal dottor Russo, ha consigliato la ripresa degli allenamenti e le cure del caso, ma soltanto nei prossimi giorni De Canio saprà la reale entità del danno riportato dal ginocchio del suo attaccante, bersagliato dalla sfortuna: è già stato operato quattro volte, due al tendine di Achille e due al ginocchio sinistro. Dunque, Stellone resta in dubbio: all'Arechi dovrebbe toccare nuovamente ad Artistico dirigere l'attacco. Per quanto riguarda la situazione infortunati, pochissime buone nuove. Squalificato Quadrini (chi giocherà a destra? Ametrano?), recuperabile appare soltanto Matteo Villa, reduce da una giornata di squalifica e dalla frattura delle ossa del naso, che andrà a fare coppia in difesa con Bonomi, il quale contro la Ternana ha fatto reparto da solo. È veramente da elogiare la condotta di questo giovanotto: avrà anche i suoi limiti tecnici (non a caso gioca nel Napoli, in serie B), ma, quanto ad attaccamento alla causa, a professionalità ed a spirito di sacrificio, ha pochi eguali. Un gladiatore, un esempio per tutti. Non molla di un solo millimetro. Una fortuna averlo a Salerno, dove il Napoli è atteso da una partita estremamente difficile.
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