Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli: incontro decisivo tra Corbelli e Ferlaino
Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 13 settembre 2001 00:00:00
Non s'incontravano da due mesi. Poi, lunedì mattina i due soci hanno accettato di parlarsi, nella sala-ristorante dell'albergo di Correggio dove il Napoli era in ritiro. Quell'incontro doveva servire per sciogliere il ghiaccio. Che invece non s'è rotto. Pochi minuti seduti allo stesso tavolo dove pranzava lo staff tecnico, poi l'amministratore delegato ha salutato, con largo anticipo, i commensali ed è andato via. Corbelli (nella foto in alto), invece, è rimasto seduto a parlare. E dopo ha avuto una serie di incontri: soprattutto procuratori in cerca di denaro e chiarimenti. Il faccia a faccia di lunedì in Emilia è servito a poco. Quella sera stessa il presidente ha ammesso in tv che con Ferlaino i punti di divergenza sono ancora tanti e che bisognava parlarne. L'occasione arriverà nelle prossime ore. Corbelli è in città; è pronto a sedersi a un tavolo per concordare le prossime mosse con Ferlaino. Quest'ultimo in città già c'era e pure s'è detto pronto, in passato, ad incontrare Corbelli per capire in quale maniera andare avanti. Entrambi, insomma, hanno manifestato apertamente la volontà di arrivare a una soluzione di quello che è ufficialmente diventato il problema-Napoli. Il fatto è che ognuno ha la sua idea da proporre e, naturalmente, le proposte sono assolutamente distanti. Ci vorrebbe una «conciliazione» benevola che in questo momento appare distante, troppo. I problemi economici non consentono di guardarsi negli occhi e sorridere: anche e soprattutto perché l'uno vorrebbe scaricarli sull'altro (e viceversa, naturalmente). Eppure si avvicina il momento delle decisioni definitive. Alla chiusura del mercato il Napoli sarà costretto a guardarsi nelle tasche per capire se ci sono state entrate tali da far fronte alle esigenze più imminenti. Innanzitutto quella che riguarda l'Irpef. Quindici miliardi da versare all'erario che, nella migliore delle previsioni, potranno essere rateizzati, ma che bisogna scovare da qualche parte nei meandri del bilancio azzurro. Secondo le indiscrezioni fornite dai due soci in una serie di comunicati, dovrebbe essere il presidente Corbelli a provvedere alle esigenze di gestione. Praticamente l'imprenditore con i baffi dovrà pagare quel che c'è da pagare fino al giugno 2002, quando l'onere passerà al socio ingegnere. E la metà dei soldi tirati fuori da Corbelli dovrebbe essere restituita con «comode rate» in 36 mesi da Ferlaino (quest'ultimo nella foto in basso). Dopo aver fatto chiarezza sul fronte economico nel corso di una guerra di comunicati scoppiata la settimana scorsa, i due soci, adesso, devono superare lo scoglio legale. Già, perché uno dei punti sui quali prosegue senza sosta lo scontro al vertice bicefalo della società riguarda la citazione contro Lega Calcio e Inter, firmata da Ferlaino. Richiesta di risarcimento di 250 miliardi fatta dalla lussemburghese Napoli Calcio S.A. che, in qualità di proprietaria della maggioranza del pacchetto azionario del Napoli, si è sentita lesa dalla conclusione della vicenda Passaportopoli. Su questo punto Corbelli non transige. Causa deve essere e causa sarà. Mentre Ferlaino chiede che venga alzata bandiera bianca, cancellando ogni azione legale. Si incontreranno. Si guarderanno negli occhi e parleranno per la prima volta dopo un mese e mezzo. E secondo logica dovrebbero arrivare a un accordo interno. Ma in questo Napoli c'è qualcosa che procede secondo logica?
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