Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, Colomba fissa la quota salvezza
Inserito da (admin), martedì 13 maggio 2003 00:00:00
Colomba va all'attacco. Fa i complimenti alla squadra, difende Bocchetti e critica i tifosi che l'hanno fischiato. E' già in pressing sull'Ascoli, si inviperisce se qualcuno gli parla di favori di Nucini e ricorda i torti subiti. Elogia Dionigi, polemizza per la cessione di Ferrarese, sostiene di...non aver mai giocato la partita d'andata con l'Ascoli e fissa la quota-salvezza a 46 punti. È stato sufficiente uscire dalla zona minata (il Napoli ha 4 squadre alle sue spalle: Catania, Genoa, Cosenza e Salernitana) per far sì che l'orgoglio dell'allenatore si risvegliasse e che il suo volto fosse illuminato, sia pure a tratti, da tenui sorrisi. Va all'attacco, Colomba, ma lo fa senza eccedere. Non a caso, dopo il successo sulla Triestina, il tecnico non fa altro che ripetere che sarebbe da stupidi sentirsi già salvi: «Sorrido quando sento parlare di programmi futuri. L'unico programma che si può fare è quello giornaliero. Al massimo, quello settimanale». Cosa la fa essere ottimista in questo finale di campionato? «Solo la squadra. Perché ha avuto una partenza eccellente contro la Triestina, perché, comunque, non le ha permesso di insidiare spesso Manitta, perché, dopo il pareggio dei nostri avversari, ha reagito ed ha dimostrato che fisicamente c'è. È solo la paura che la blocca mentalmente e, a tratti, le frena le gambe. Il problema è che la squadra avverte il peso della responsabilità». Un attestato di stima alla squadra, magari anche al di là dei reali meriti, ed ecco Colomba che si gasa. Basta dirgli che molti ritengono il calendario favorevole al Napoli...«Non scherziamo. L'Ascoli non è salvo, il Venezia deve salvarsi come noi, la Ternana è in lotta per la A ed il Messina, ad oggi, deve fare ancora qualche punto per essere tranquillo. Quindi, come si fa a dire che il calendario è con noi?». Si può dire, invece, che l'Ascoli ha costruito la sua salvezza in casa (11 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte), mentre fuori è scarso (2 vittorie, 4 pari e 11 sconfitte)? «Si può dire, ma, di certo, non verrà a dirci "accomodatevi"». Che ricordo ha di quel 15 dicembre ad Ascoli? «Non ho ricordi particolari...». Perdeste 4-0 e lei fu esonerato! «Non era il Napoli, la squadra che scese in campo. Era un Napoli bersagliato da mille e mille situazioni. I ragazzi non diedero quanto erano in grado di dare». Logico chiedere il perché. «Perché quella gara era già segnata in partenza. Per me, è come se quella partita non l'avessi mai disputata». Inutile insistere, Colomba non aggiunge altro. Di certo, sarebbe interessante se lui aggiungesse il perché «quella gara era già segnata» e da chi. Dionigi l'ha voluto Colomba, ma il mister non fa concludere la domanda ed osserva: «Anche Ferrarese», come a dire che, quando è rientrato, dopo Scoglio, non l'ha più trovato. Ovvero, una velata polemica con chi ha chiesto la sua partenza e con chi l'ha autorizzata. Si parla di Dionigi: «Lotta tanto. In partita come negli allenamenti. E si assume anche pesanti responsabilità, come quella di calciare rigori importantissimi». Sulla mentalità da tenere nelle prossime 4 gare non ci sono incertezze: «Vincente, senza paure. Spero soltanto che il pubblico la smetta di fischiare Bocchetti. Io sono stato orgoglioso, e non sono napoletano, di avere con me in panchina 7 ragazzi napoletani. In giro si dice che il napoletano ha cuore ed è generoso. Perché non lo dimostra a Bocchetti, che si assume responsabilità anche in un clima ostile?». Il finale gli serve per rimproverare chi dice che il Napoli è stato favorito da Nucini e per stabilire la quota salvezza: «Noi favoriti? Sciocchezze. Veniamo da un'annata difficile, molto difficile per quanto riguarda le direzioni arbitrali. Mi auguro di avere un arbitro giusto anche contro l'Ascoli. La salvezza? Siamo in grado di arrivare a 46. Anche le altre? Mi dicono che sono in flessione: continuino!».
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