Tu sei qui: Economia e TurismoLa Cavese ritrova Scichilone
Inserito da (admin), mercoledì 19 gennaio 2005 00:00:00
Mancava dal campo di allenamento da oltre un mese. Massimiliano Scichilone, siciliano con licenza di bucare le porte avversarie, è tornato ieri pomeriggio ad allenarsi insieme ai compagni. Tra l'affetto dei suoi estimatori personali e quello dei colleghi di squadra, il bravo "dottor Thomas" ha subito dimostrato di avere una voglia matta di riprendersi al più presto, a suon di reti, quella maglia di capocanniere del girone C della C2 momentaneamente strappatagli da Perna, attaccante del Giugliano. «Sono contentissimo di essere tornato a disposizione del mister e della squadra - sottolinea al termine dell'allenamento Max Scichilone - e soprattutto di aver forzato la gamba senza ulteriori problemi. Ora è solo questione di fiato, ma penso che non ci voglia troppo tempo per poter giocare una partita ufficiale». Nello spogliatoio aquilotto, dunque, torna il sorriso ancor più di quanto visto finora. Se i sostituti di "Scichi-gol" non lo hanno fatto troppo rimpiangere, ora con il ritorno del bomber la Cavese avrà molte più frecce al suo arco per centrare l'obiettivo promozione. «Sono tornato con una carica dentro indescrivibile. Per quanto mi è stato possibile, ho visto i ragazzi giocare in queste lunghissime settimane di mia assenza e debbo complimentarmi con loro. Hanno gettato nella mischia una grinta infinita e mi hanno commosso. Mari, Tatomir, Schetter, Mancinelli, Placentino, Marchano e tutti gli altri sono sprecati per questa categoria. Fanno gola a club di prestigio». Il bomber prosegue: «È un anno magico per tutti ed insieme proveremo a guadagnarci un posto al sole, un gradino più su nei valori del calcio. Sono convintissimo che, se continueremo tutti a giocare alla stessa maniera, non ce n'è per nessuno. I ragazzi meritano un applauso fortissimo da parte dei tifosi, perché hanno tenuto lo stesso passo dal primo minuto della stagione fino ad oggi. Sono dispiaciuto solo di averli lasciati per queste interminabili settimane di sofferenza per me, ma ora sono di nuovo qui con loro. Soffrirò e suderò per coronare un sogno che è più che legittimo accarezzare nel nostro spogliatoio, per tutto quello che di buono si è saputo fare». Gli alti e bassi della fortuna, come sempre, ad accompagnare Massimiliano Scichilone nella sua carriera. Anche a Cava ha assaporato a pieno la gioia della gloria, con quegli 8 gol messi a segno in appena 9 partite. Sembrava l'anno dell'acquario per lui. Una piena rinascita fisica e mentale, la tranquillità familiare con la moglie Sofia ed il figlioletto Francesco al suo fianco. Poi, invece, il black out. «Quello che importa è aver messo alle spalle il momento no. Mi sono curato lontano mille miglia da casa, a Bologna, per non sbagliare nei tempi di recupero, troppo tentato di accelerarli per dare una mano alla squadra. Sono tornato più caricato di prima. Ed ora sono pronto, se il mister lo riterrà opportuno, a riprendere a giocare». Almeno in panchina, forse, già a Castel di Sangro. Quello che desidera Scichilone, ora più che mai, è ritrovare la via del gol. La voglia c'è.
Tatomir fuori a Castel di Sangro
Ripresa degli allenamenti, ieri, per la Cavese al "Simonetta Lamberti". L'esilio verso Mugnano del Cardinale ricomincerà solo oggi, con una doppia seduta di lavoro. Cattive nuove per il faro di centrocampo, Tatomir. Un'entrata kamikaze di Rogazzo sul finire di partita gli ha procurato un versamento al ginocchio sinistro. Per lui riposo assoluto per almeno 3-4 giorni e, di conseguenza, stop per la trasferta di Castel di Sangro. Una tegola che cade sulla testa di Campilongo e sul suo modulo proprio nella settimana in cui aveva recuperato il suo bomber.
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