Tu sei qui: Economia e TurismoDionisio lascia la Cavese
Inserito da Andrea De Caro (admin), mercoledì 20 maggio 2009 00:00:00
Primo addio “ufficiale” in casa Cavese. Nella conferenza stampa di ieri pomeriggio il ds Nicola Dionisio ha annunciato la fine della sua avventura con gli aquilotti. A breve potrebbero seguirlo altri. A cominciare dall’allenatore Camplone e finire con diversi calciatori già con la valigia pronta. Tra questi i primi, per motivi contrattuali, dovrebbero essere Marruocco, Anaclerio, Ischia e forse Frezza. Ma a questi potrebbero aggiungersene molti altri, viste le possibili novità che arriveranno in ambito societario. Continuano serrati, infatti, gli incontri tra l’attuale dirigenza e l’imprenditore Giovanni Lombardi.
Tornando alla conferenza stampa di ieri, il ds Dionisio, dopo 5 intensi anni con la Cavese, ha deciso di chiudere la sua avventura in biancoblù. «Con grande onestà ho fatto questa scelta, perché non ritengo più di avere le forze per proseguire questa avventura. Anche perché in 5 anni sono ripartito da tante “mazzate”, pur avendo fatto campionati importanti è sempre stata dura ripartire. E mi riferisco, ad esempio, ai play off persi a Gela, all’anno successivo, dove vincemmo il campionato ma subito dopo ci fu la disgrazia di Catello, ai play off col Foggia e, per ultimo, all’attuale campionato. Questa mia decisone è maturata dopo la sconfitta di Benevento, quando ho maturato la convinzione che solo un miracolo poteva farci riappropriare dei play off. Ho aspettato per delicatezza la fine del campionato per annunciare questa mia decisione per rispetto ai calciatori, alcuni dei quali sono qui con me da 5 anni, ed alla societá, a cui sono molto legato e che non finirò mai di ringraziare per i tanti sforzi fatti e l’impegno profuso».
Dionisio, che resterà in carica fino al 30 giugno come da contratto, ha voluto precisare che la sua è stata una scelta personale e non dettata da altri: «Non è un problema di programma o dei nuovi soci che vogliono entrare. E’ una decisione mia, perché ho capito che non avevo più gli stimoli per continuare. E non vado via, come si fa in questi casi, perché ho una società dietro, non avendo ricevuto nessuna richiesta. Qualche rammarico? Ovviamente ci sono, così come ci sono state grandissime gioie e soddisfazioni. Finora non l’avevo mai detto, ma è giusto dirlo ora. Personalmente sognavo di portare in 5 anni la Cavese dalla C2 alla B. Non ci sono riuscito e questo è il mio rammarico più grande».
Subito partito il toto-direttore sportivo. Dall’ex D’Eboli a Pavone, per finire con Fortunato. Tanti i nomi sparati nel mucchio, anche se tutto dipenderà dal futuro assetto societario e dall’ingresso dei nuovi soci.
Lacrimini perdona
Lacrimini è pronto a restare. Ha ancora due anni di contratto con la Cavese ed ieri ha voluto definitivamente archiviare il brutto episodio che lo ha visto protagonista domenica. «Volevo dire che il rammarico principale è che abbiamo fatto una grandissima stagione, ma non siamo arrivati all’obiettivo, che non era previsto in partenza, ma che era lì davanti a noi. Non ci siamo riusciti e questo è quello che mi rammarica di più, ma ci abbiamo messo tutti quanti l’anima. Quanto accaduto domenica è già archiviato. Ci ho messo una pietra sopra. Mi è dispiaciuto non come calciatore, ma come uomo. E’ un episodio, comunque, che nasce e muore lì. Non porto rancore per nessuno ed anzi ringrazio tutte le persone di Cava, perché si sono comportate benissimo con me. Poi, se continuerà questa avventura, sarò ben felice di farlo».
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